ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

Caritas Dossier Immigrazione 2008

Lungo le strade del futuro: importanza dell’immigrazione per l’Italia
XVIII Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
La consistenza degli immigrati regolari in Italia si aggira tra i 3,5 milioni e i 4 milioni – a seconda che si considerino i soli residenti o l’insieme delle presenze regolari – con un aumento rispetto all’anno precedente di diverse centinaia di migliaia sia per l’Istat che per il Dossier, nonostante la congiuntura economica poco favorevole.
Gli immigrati esercitano un’incidenza notevole. Nel nostro Paese sono 1 ogni 15 residenti, 1 ogni 15 studenti, quasi 1 ogni 10 lavoratori occupati; inoltre, in un decimo dei matrimoni celebrati in Italia, è coinvolto un partner straniero, così come un decimo delle nuove nascite va attribuito a entrambi i genitori stranieri. Sono molteplici i dati su cui riflettere: quasi 800.000 minori, più di 600.000 studenti, più di 450.000 persone nate sul posto, più di 300.000 diventati cittadini italiani dal 1996, più di 150.000 imprenditori ed il doppio se si tiene conto anche dei soci e delle altre cariche societarie. Al vertice della graduatoria, con 50.000 o più presenze, sono una ventina di collettività.
CONTINUA.......
Scheda Sintesi Continua...

No133 - Università occupata

Assemblea No133_Studenti di Ancona
L´onda anomala ha travolto finalmente anche l´università di Ancona, rompendo gli argini e riempiendo le secche di quanti da troppo tempo erano deputati a gestire l'ordine e l'ordinarietà della cultura d'impresa e del precariato generalizzato.
Dopo le ultime assemblee di questi giorni il consenso attivo e la volontà di mobilitazione più volte espressi hanno piegato i giochi al ribasso dei pompieri e il loro ottuso attendismo.
Questa mattina da un'assemblea indetta per contestare la filosofia della riforma Gelmini -"Tagli per tutti, qualità per pochi"- i partecipanti stessi all'assemblea hanno deciso di passare alla pratica.
Un corteo interno di circa 2000 tra studenti, ricercatori e precari, ha invaso le facoltà di ingegneria, agraria e scienze.
Lezioni interrotte, blocco del traffico nelle vie al di fuori dell´università ed occupazione finale dell´aula magna d´ateneo.
Una partecipazione tale di cui non si aveva memoria nella storia di questo Ateneo, che si inserisce nell'effetto trascinamento del tumultuoso insorgere del movimento studentesco a ogni livello, e che amplifica e rende insopportabili e insopprimibili le condizioni presenti di studio e di lavoro e l'incertezza imposta in un futuro di precarietà e insicurezza.
Un movimento dirompente e incontrollabile, spinto dalla convinzione che questa crisi finanziaria non la vogliamo pagare noi e che il "decreto Tremonti" non lasci possibilità di un futuro degno, hanno deciso di proseguire l´occupazione anche durante la notte.
Nel pomeriggio l´assemblea permanente di ateneo ha proposto per i prossimi giorni la creazione di momenti di autoformazione, con lezioni
all´aperto in vari punti della città.
La mobilitazione, e l'occupazione, proseguiranno accompagnando e valorizzando le prossime scadenze indette a livello provinciale e nazionale, fino al ritiro della controriforma Gelmini.
Nemmeno ad Ancona, non saremo noi a pagare la vostra crisi!
APPROFONDIMENTI
Continua...

Ambasciata Falconara - 2° Corso Gratuito di Italiano

2° corso gratuito di lingua italiana x migranti promosso dall'Ambasciata dei Diritti di Falconara
A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il corso inizia GIOVEDI' 6 (ore 18.00-19.30) E VENERDI' 7 (ore 21.00-22.30) NOVEMBRE
Per le iscrizioni e ulteriori informazioni chiamare i numeri: 3334961077/3381291079Oppure rivolgersi direttamente il SABATO DALLE ORE 16 ALLE ORE 19 presso lo sportello dell'Ambasciata dei Diritti di Falconara, ex scuole Lorenzini, via Campanella 8, Villanova.
Continua...

NO AI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE PER IMMIGRATI

Corriere Adriatico 24/10/2008
ANCONA - A sostegno dei diritti degli immigrati, la giunta regionale delle Marche ha proposto una modifica ad alcune disposizioni della legge del 02 marzo 1998. Nel corso degli incontri che si sono svolti tra i rappresentanti delle varie realtà associative marchigiane nel Tavolo istituito dalla Regione per allargare la partecipazione degli immigrati, è emersa l'esigenza di modificare la legge in alcune sue parti per valorizzare e facilitare maggiormente l'inserimento dei cittadini stranieri nella regione.
La proposta di legge prevede tra l'altro che la Regione, nell'ambito delle proprie competenze, ricorra ad ogni strumento riconosciutole dall'ordinamento ed eserciti ogni facoltà e potere riservatole dalla Costituzione e dalla legge al fine di evitare la realizzazione nel territorio regionale di centri di identificazione ed espulsione. O comunque, specifica un comunicato, di centri di detenzione per migranti, nei quali lo stato di reclusione e la limitazione delle libertà personali siano disposte al di fuori del medesimo quadro di garanzie previsto a tutela dei cittadini italiani.
La pdl, sottoposta anche al parere della Consulta regionale degli immigrati, si propone inoltre una rivisitazione della composizione della stessa Consulta sia per adeguarla alla nuova organizzazione degli enti, valorizzando le rappresentanze degli immigrati, sia per rendere il suo funzionamento più operativo. Tra i compiti della Consulta viene prevista la collaborazione con l'Osservatorio regionale per le politiche sociali. Valorizza poi la figura del mediatore interculturale.

La piattaforma presentata al Tavolo

Il Comunicato Stampa della Regione

Continua...

NO ALLA CHIUSURA DEGLI SPAZI SOCIALI

Intendiamo esprimere tutta la nostra solidarietà allo Spazio Autogestito LA CUPA che in questi giorni sta vedendo messa in discussione la possibilità di continuare a svolgere le proprie attività socio-culturali in uno spazio che fino a 2 anni fa era in stato di completo abbandono e che è stato recuperato e riconsegnato alla città trasformandolo in luogo di produzione sociale e culturale fuori dalle quelle logiche di mercato che sempre più spesso governano perfino i rapporti sociali.

L'idea di sovrapporre qualsiasi struttura di qualunque genere ad uno spazio che fa da connettore sociale tra le diversità del quartiere, è priva di ogni logica. LA CUPA con le proprie attività riesce già oggi, e probabilmente in maniera più efficace, a creare occasioni di convivenza reali rispetto ai problemi che troppe volte si pensa di poter arginare solo ed esclusivamente con soluzioni di insediamento delle forze dell'ordine e la ghetizzazione.

http://www.firmiamo.it/spazio-autogestito-la-cupa


AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA Continua...

COMUNE DI OSIMO - CASE POPOLARI SOLO PER ITALIANI, FALLIMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI E INCAPACITÁ DI AMMINISTRARE I BENI COMUNI.

Ancora una volta assistiamo alla presa di posizione di governanti che su ipotesi arbitrarie e discriminanti sollevano la questione della cittadinanza migrante non come sistema integrante del nostro tessuto sociale ma come alterità in contrapposizione nei confronti del resto della popolazione. Presupposto che tutti siamo cittadini con uguali diritti ed inseriti nel medesimo stato sociale, per cui quotidianamente sia necessario assolvere alle primarie necessità tra cui quella di poter godere di una dignitosa sistemazione abitativa, non reputiamo giusta la decisione de Comune di Osimo di creare un bando parallelo rivolto unicamente ai cittadini italiani per poter usufruire dell' assegnazione delle case popolari. Questo innanzi tutto perchè davanti alle condizioni di vita sempre più precarie ci ritroviamo tutti e tutte con le stesse necessità e quella della casa è un'emergenza sempre più diffusa. Pensare di creare dei sistemi di amministrazione differenti, che hanno in sè anche il rischio di generare binari preferenziali per alcune fasce della popolazione, non solo alimenta l'ovvia guerra tra poveri che oggi istituisce nemici pubblici, in questo caso rivolta ai cittadini stranieri, ma nei fatti regola la vita sociale su elementi che non tendono alla risoluzione complessiva dei problemi ma alla banalizzazione e alla strumentalizzazione delle situazioni di emergenza sociale. Dare il via ad un bando in cui possono accedere solo i cittadini italiani significa dare a loro una possibilità in più ma non solo; è ammettere il fallimento di molte politiche sociali che oltre a non promuovere spazi sociali includenti non sono in grado di gestire ed amministrare uno dei beni comuni fondamentali come quello della casa. Per questo chiediamo che tutte le amministrazioni locali per far fronte a questa emergenza adottino strumenti realmente efficaci, ovvero l'investimento su l'edilizia pubblica che l' implementi senza lasciare spazi abbandonati e l'adeguamento delle graduatorie per l'assegnazione abitativa alla realtà sociale di oggi che non smetterà mai di essere in mutamento.

AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA

Rassegna Stampa
Continua...

Asilo e Ricongiungimenti - Pubblicati in G.U. i decreti che modificano la normativa

Tratto da MeltingPot

Testo del Decreto Legislativo n. 160 del 03 ottobre 2008
COSA CAMBIA?

I ricongiungimenti familiari
Con l’introduzione delle nuove norme in vigore dal 5 novembre cambiaranno i requisiti per poter richiedere il ricongiungimento in particolare:

Reddito. Sarà possibile effettuare il ricongiungimento solo per chi è in grado di dimostrare un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale (5142,67 euro) aumentato della metà dello stesso importo per ogni familiare da ricongiungere. Rimane invece il tetto del doppio dell’assegno sociale, per chi vuole ricongiungersi a due o più figli minori di 14 anni o per chi gode di protezione sussidiaria e vuole ricongiungersi a due o più familiari.
Prima delle modifiche era sufficiente disporre di un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale, per ricongiungersi ad un familiare; pari al doppio per due o tre persone, o al triplo dell’importo annuo stabilito dall’INPS se si chiedeva il ricongiungimento di quattro o più persone (art. 29 comma 3 lettera b).
In ogni caso, è stato accolto ciò che in questi anni la giurisprudenza aveva abbondantemente chiarito, cioè la possibilità, ai fini del ricongiungimento, di cumulare i redditi dei familiari conviventi.
Coniuge. Solo se maggiorenne.
Figli maggiorenni. Solo se a carico ed invalidi al 100%.
Prima delle modifiche era sufficiente dimostrare che non potevano provvedere a se stessi.
Genitori. Sarà possibile ricongiungere i genitori solo se non visono altri figli in patria oppure, nel caso abbiano più di 65 anni se gli altri figli non sono in grado di mantenerli per documentati e gravi motivi di salute.
Dna. Si prevede il test del Dna a spese degli interessati in cui vi siano ragionevoli dubbi sull’autenticità del rapporto di parentela.
Copertura sanitaria. Per il ricongiungimento con i genitori ultrasessantacinquenni sarà necessario stipulare un’ulteriore assicurazione sanitaria che si aggiunge ai contributi già versati dal lavoratore che assume a suo carico il ricongiunto.
Tempi. Si porta da 90 a 180 giorni (da tre mesi a sei) il limite massimo oltre il quale, se lo sportello unico non rilascia il nulla osta, gli interessati possono ottenere il visto direttamente alle rappresentanze diplomatiche e consolari del paese d’origine.

Testo del decreto legislativo n. 159 del 03 ottobre 2008

COSA CAMBIA?
Asilo
Con le nuove norme in vigore dal 5 novemnre si prevede, in attesa della decisione della Commissione in merito alla domanda di asilo, che il Prefetto stabilisca una restrizione della liberta di circolazione dei richiedenti circoscrivendola al luogo di residenza.
E’ prevista la possibilità di espulsione prima del ricorso in caso di diniego della domanda (questo sembra essere il punto più critico del nuovo decreto).
E’ previsto il trattenimento nei Cie senza deroghe, nel caso di destinatari di provvedimenti di espulsione o di respingimento che presentino domanda di asilo.
Si introduce un criterio di rigetto immediato della domanda quando si evinca manifesta infondatezza o, dice il testo del decreto, quando "e’ stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione di un provvedimento di espulsione o respingimento".

Continua...

Rifiuti, patto di solidarietà per contenere le tariffe

Tratto da Corriere Adriatico
L’assessore Mariani: “Il ritardo nella realizzazione delle discariche penalizza i cittadini”
ANCONA - Un patto di responsabilità e solidarietà per contenere le tariffe dei rifiuti per i cittadini. Questo l'obiettivo dell'assessorato all'Ambiente della Provincia discusso venerdì in un'apposita riunione della commissione consiliare Sviluppo sostenibile e Governo del territorio. A intervenire l'assessore all'Ambiente Marcello Mariani, il quale ha sottolineato come “nell'attesa della legge regionale che istituisce l'ambito unico per la gestione integrata dei rifiuti, noi dobbiamo operare subito attraverso un patto di solidarietà che permetta di contenere i costi per i cittadini”. “Non possiamo permetterci che siano proprio quei cittadini che si sono impegnati di più nella raccolta differenziata a subire un aumento delle tariffe - ha spiegato Mariani - il territorio deve ragionare secondo una logica unitaria per ridurre i costi. Chi si arrocca sulle sue posizioni, si assume anche la responsabilità dell'aumento delle tariffe. E questo sarebbe la sconfitta della politica, per questo chiediamo collaborazione a tutti i Comuni”. La richiesta di aumento della tariffa di conferimento è conseguente ai ritardi accumulati sull'applicazione del piano provinciale dei rifiuti. “Con la chiusura delle discariche di Castel Colonna e poi di Chiaravalle - ha specificato l'assessore Mariani - e la perdurante stasi del Consorzio del Bacino 1 sulla realizzazione della discarica, si giungerà a un quantitativo rilevante di rifiuti proveniente dai Comuni del Bacino 1, che non potrà trovare collocazione nelle discariche strategiche del Bacino 2, e quindi dovrà essere, come il piano prevede, conferito fuori dall'ambito provinciale, con conseguenti aumenti di tariffe per i cittadini. Dunque, quale soluzione? “Dare impulso alla raccolta differenziata - è stata la risposta dell'assessore - e al controllo della qualità delle matrici in entrata negli impianti di trattamento, al fine di evitare quantitativi eccessivi da smaltire in discarica su tutto il futuro Ato. E realizzare gli impianti previsti per non mettere in difficoltà tutto il sistema provinciale”.

Continua...

La Lista "Gulliver - Sinistra Universitaria - UdU" occupa simbolicamente il Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche!!!!


A termine delle assemblee informative ed in seguito al rifiuto da parte del Rettore di sospendere le lezioni in occasione dell'Assemblea Generale d'Ateneo del 22, è stata organizzata una occupazione simbolica del Rettorato.

Questo gesto per rivendicare il DIRITTO DI TUTTI GLI STUDENTI A POTER PARTECIPARE ALL'ASSEMBLEA SENZA VENIR MENO AI PROPRI OBBLIGHI DIDATTICI, COME PER IL RESTO DEL PERSONALE UNIVERSITARIO A POTER ESSERE PRESENTE E PARTECIPARE SENZA INCORRERE IN SANZIONI LAVORATIVE.
E' stato deciso inoltre di rilanciare la protesta aderendo alla Manifestazione Nazionale del 14 Novembre a Roma senza escludere l'organizzazione di altri momenti di mobilitazione che si articoleranno all'interno del percorso nazionale condiviso con l'Unione degli Universitari.
http://www.gulliver.univpm.it

Continua...

BLU CARD ecco il permesso di soggiorno Europeo

Una “carta blu” per gli immigrati qualificati, uno sportello unico per ottenere un permesso di lavoro e soggiorno, diritti per gli immigrati che lavorano legalmente nell’Unione europea: queste le misure proposte dalla Commissione europea il 23 ottobre 2007.

Negli anni a venire, l’Europa rischia di trovarsi di fronte ad una vera e propria penuria di manodopera qualificata. Per rendere più dinamica la crescita in un’Unione sempre più vecchia, occorre far diventare l’Europa una destinazione interessante per i lavoratori altamente qualificati, che troppo spesso le preferiscono mete quali Stati Uniti, Canada o Australia. La Commissione propone pertanto di creare una carta blu europea, ossia un permesso di lavoro e soggiorno comportante una serie di diritti socioeconomici, soprattutto in materia di ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conserverebbero comunque la libertà di stabilire il numero dei lavoratori immigrati che intendono accogliere sul proprio territorio.

Per evitare una fuga di cervelli nei paesi in via di sviluppo, che arrecherebbe grave pregiudizio ai paesi colpiti, la Commissione propone di istituire norme volte a limitare, o addirittura impedire, l’assunzione di lavoratori provenienti da questi paesi.

A favore di tutti i potenziali lavoratori, oggi confrontati con ben 27 procedure differenti, la Commissione prevede la creazione di uno sportello unico per semplificare e snellire le domande di ammissione.

La Commissione intende infine garantire agli immigrati legali gli stessi diritti riconosciuti ai cittadini dell’Unione per quanto riguarda: condizioni di lavoro, retribuzione, istruzione, previdenza sociale. L’obiettivo perseguito dalla Commissione è quindi duplice: migliorare l’integrazione degli immigrati e tutelare i cittadini europei dalla concorrenza sleale di una manodopera troppo a buon mercato.
Continua...

La denuncia di Medici Senza Frontiere: a rischio il diritto fondamentale alla salute per gli immigrati irregolari

MSF è seriamente allarmata per l'intenzione di porre delle barriere all'assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari, mettendo in pericolo il principio universale di accesso alle cure mediche.

Roma – Medici Senza Frontiere è seriamente allarmata per l'intenzione di porre delle barriere all'assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari, mettendo in pericolo il principio universale di accesso alle cure mediche. La salute è riconosciuta come diritto fondamentale dalla Costituzione italiana e la legge Turco-Napolitano (1998) e la Bossi-Fini (2002) confermano tale diritto anche per tutti i cittadini stranieri, con o senza permesso di soggiorno.
In questi giorni è in via di discussione alla Commissione congiunta Affari Costituzionali e Giustizia in Senato, un emendamento al Disegno di Legge 733 sull'immigrazione che punta ad eliminare per i medici il principio di 'non segnalazione all’autorità'. In sostanza si intende sopprimere il punto fondamentale del decreto 286/1998 che dice: "l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano" (comma 5, articolo 35).
"MSF chiede che venga mantenuto - dichiara Loris de Filippi, responsabile delle operazioni di MSF in Italia - il principio di 'non segnalazione all’autorità' degli stranieri privi di permesso di soggiorno che chiedono assistenza sanitaria, per evitare di porre barriere all'accesso alle cure mediche e di condannare queste persone ad una pericolosa marginalizzazione sanitaria".
Inoltre preoccupa l'intenzione, contenuta nell'emendamento, di legare la segnalazione all’autorità competente anche all'impossibilità dello straniero irregolare di partecipare alle spese per la prestazione sanitaria ricevuta, ledendo, anche in questo caso, il principio costituzionale per cui la Repubblica “garantisce cure gratuite agli indigenti”. Il timore è che venga esacerbato il processo di esclusione sociale ai danni di queste persone, con il rischio che diventino così ancora più vulnerabili.
Dal 2003 ad oggi Medici Senza Frontiere ha attivato e gestito sull’intero territorio nazionale 35 ambulatori STP per stranieri privi di permesso di soggiorno visitando 18.000 pazienti, grazie a protocolli d'intesa con l'ASL locale di riferimento, per favorire l'applicazione delle normativa italiana che riconosce il diritto alla salute come un diritto umano fondamentale.
"Come organizzazione medica, MSF è seriamente preoccupata – aggiunge Loris de Filippi – perché si sta cominciando a mettere in discussione uno dei diritti fondamentali dell'uomo, quello alla salute. La proposta di questi giorni si aggiunge ad altre avanzate nell'ultimo periodo in tema di immigrazione, come quella di introdurre il reato di immigrazione clandestina o quello di estendere a 18 mesi il tempo massimo di permanenza all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)".

Continua...

Assistenza sanitaria per gli stranieri- Comunicato ASGI

Pacchetto sicurezza e proposte volte a ridurre l'assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari. L'ASGI esprime la propria preoccupazione per le proposte di emendamento al ddl n. 773 presentate al Parlamento che, se approvate, limiterebbero l'accesso degli stranieri irregolari all'assistenza sanitaria.

COMUNICATO STAMPA

L'ASGI DENUNCIA IL RISCHIO DI GRAVISSIME CONSEGUENZE SULLA SALUTE DEI MIGRANTI E DELLA COLLETTIVITA'.

L'ASGI esprime la più profonda preoccupazione per la gravità della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di esame del DDL 773, di modificare l'attuale art. 35 del D.Lgs 286/98, mettendo in serio pericolo il principio costituzionale di accesso alle cure mediche. In particolare si sottolinea come la previsione di sopprimere la gratuità della prestazione urgente o essenziale erogata agli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale e privi di risorse economiche sufficienti, si ponga in contrasto irrimediabile con l'art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti.
Inoltre, la proposta di obbligare le autorità sanitarie a segnalare alle autorità competenti gli stranieri che non paghino la prestazione, ancorché indigenti, nonché l'abrogazione della disposizione di legge contenuta al comma 5, ove si garantisce che l'accesso alle cure mediche non debba comportare alcuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà del referto, a parità di condizioni con i cittadini italiani, produrrebbe effetti gravissimi non solo sulla salute di ogni singola persona ma anche su quella pubblica in generale. La norma così modificata agirebbe infatti come fortissimo elemento di dissuasione nei confronti degli stranieri che, per i motivi più diversi, possono trovarsi non in regola con le norme sul soggiorno, spingendoli a non rivolgersi alle cure del servizio sanitario nazionale, con conseguente inaccettabile lesione del diritto di ogni soggetto alle cure, affermato dal dettato costituzionale e dalla relativa e costante giurisprudenza. Gli stranieri verrebbero quindi sempre più marginalizzati, costituendo facile bacino di interesse e lucro in relazione alla loro difficile condizione. Inoltre non devono essere sottovalutate le potenziali ma assai gravi ricadute che la misura potrebbe avere sulla salute pubblica, determinate dall'aumento del rischio di diffusione nella trasmissione di patologie varie, a causa della presenza sul territorio di persone che rimarrebbero prive di cure adeguate.
Per le ragioni sopraesposte l'A.S.G.I. rivolge un forte appello a tutte le forze politiche affinché il Parlamento respinga con decisione la citata proposta emendativa all'art. 35 del Dlgs.286/98.
L'ASGI auspica invece l'accoglimento della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di conversione del DDL 773, di prevedere che, in conformità con la Convenzione ONU di New York del 20.11.1989 sui diritti del fanciullo, ratificata dall'Italia con L. 176/91, e fermo restando il disposto dell'art. 35 del D.Lgs 286/98, ogni minore straniero abbia pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno.

Il Presidente dell’ASGI
Avv. Lorenzo Trucco




Continua...

Immigrazione: traffico clandestini cinesi, arresti e denunce

Fonte Ansa
Gdf Ancona stronca flusso manodopera illegale
ANCONA, 17 OTT - La Guardia di Finanza di Ancona ha sgominato un'organizzazione che gestiva flussi di immigrati cinesi clandestini, avviati a lavorare in aziende italiane. Trentacinque le denunce e quattro gli arresti: coinvolti anche un professionista, ritenuto il capo dell'organizzazione criminale, avvocati, pubblici ufficiali, proprietari di capannoni e abitazioni. Le aziende controllate dalla Gdf erano anche al centro di un giro di false fatturazioni ed evasione fiscale.
Continua...

SCRITTE ANTISEMITE A ROMA, "OLOCAUSTO UNA MENZOGNA"

Fonte Ansa
ROMA - Stanotte a Roma, sui muri del ponte della tangenziale est, all'altezza della Batteria Nomentana, sono comparse scritte antisemite nelle quali si legge: "L'olocausto è la più grande menzogna della storia. Il presidente iraniano Ahmadinejad", recanti la firma Militia, e accompagnati da svastiche. Proprio ieri ricorreva il 65/mo anniversario della razzia al ghetto di Roma. Un'altra scritta, hanno denunciato alcuni testimoni, riporta la frase "Contro l'immigrazione autodifesa nazionale", sempre firmato Militia. Entrambe le frasi sono state scritte in nero su uno striscione bianco. Il 25 settembre analoghe scritte erano comparse sulle mura del cimitero del Verano, nella capitale. La firma, ancora una volta quella di Militia. In una di queste si leggeva "Schifani l'ebreo sarai te", ed era accompagnata da una svastica. Il riferimento era alla visita del presidente del Senato ad Auschwitz.
Continua...

Immigrazione: clandestini per la vendemmia, due arresti

Fonte Ansa
Controlli Gdf in vigneti Vallesina, 27 operai assunti in nero
JESI (ANCONA), 17 OTT - Operazione della Guardia di finanza contro il lavoro nero nella vendemmia in Vallesina. Scoperti 27 operai assunti in nero, di cui due, indiani, erano gia' stati espulsi dall'Italia. Arrestati e processati i due sono stati di nuovo espulsi mentre il proprietario del vigneto e' stato denunciato per impiego di manodopera clandestina. Pochissimi i produttori che utilizzano i voucher per pensionati e studenti reclutati occasionalmente per la vendemmia, anche se i buoni comprendono retribuzione, versamenti contributivi e assicurazione contro gli infortuni. Da gennaio la Gdf di Ancona ha individuato 222 lavoratori in nero, 51 dei quali clandestini.

Continua...

Protezione dei minori comunitari non accompagnati. Operativo un Organismo centrale di raccordo

La nuova struttura responsabile anche dell'accordo con la Romania per giovani in difficoltà nel nostro Paese
E’ operativo da oggi, presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, l’Organismo centrale di raccordo per la protezione dei minori comunitari non accompagnati con il compito di garantire i diritti di quelli presenti sul territorio nazionale e di valutare i progetti di accoglienza e di rientro in patria.
L’Organismo sarà responsabile, per la parte italiana, anche dell’applicazione dell’Accordo tra il Governo della Romania ed il Governo della Repubblica Italiana, entrato in vigore il 12 ottobre 2008, per la protezione dei minori romeni non accompagnati o in difficoltà presenti sul territorio della Repubblica Italiana.

Decreto istitutivo organismo

Accordo Italia-Romania


Continua...

Immigrazione: 3 laboratori tessili cinesi sequestrati a Jesi

Fonte Ansa
Arrestati i titolari, davano lavoro a clandestini
JESI (ANCONA), 16 OTT - Tre cinesi (W. S. M, Z. J., Y. Z.) sono stati arrestati per sfruttamento dell'immigrazione clandestina in altrettanti laboratori tessili nello Jesino. L'operazione e' stata messa a segno dalla Squadra mobile di Ancona, che ha sequestrato i tre opifici, dove lavoravano 34 cittadini cinesi, 12 dei quali senza permesso di soggiorno. Tutti i locali erano in precarie condizioni igieniche, anche con camere da letto per gli operai. Uno dei dipendenti e' stato arrestato per inottemperanza all'espulsione, per altri quattro e' scattata una denuncia.

Continua...

Immigrazione: clandestini per la vendemmia, due arresti

Fonte Ansa
Controlli Gdf in vigneti Vallesina, 27 operai assunti in nero
JESI (ANCONA), 17 OTT - Operazione della Guardia di finanza contro il lavoro nero nella vendemmia in Vallesina. Scoperti 27 operai assunti in nero, di cui due, indiani, erano gia' stati espulsi dall'Italia. Arrestati e processati i due sono stati di nuovo espulsi mentre il proprietario del vigneto e' stato denunciato per impiego di manodopera clandestina. Pochissimi i produttori che utilizzano i voucher per pensionati e studenti reclutati occasionalmente per la vendemmia, anche se i buoni comprendono retribuzione, versamenti contributivi e assicurazione contro gli infortuni. Da gennaio la Gdf di Ancona ha individuato 222 lavoratori in nero, 51 dei quali clandestini. (ANSA).

Continua...

MOZIONI CONCERNENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI ACCESSO DEGLI STUDENTI STRANIERI ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO

14/10/2008 - Camera dei deputati
La Camera ha approvato la mozione della Lega Nord in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo.
Il testo della maggioranza è passato con 256 sì, 246 no e un astenuto.
Il testo approvato impegna il governo a "rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione". A chi non supera i suddetti test vengono messe a disposizione le classi ponte che consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti.
La mozione prevede inoltre di "non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole". Infine, determina "una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri", e "nelle classi ponte, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un curriculum formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, oltre che dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza".

Testi allegati all'ordine del giorno
Continua...

Assemblea Permanente NO Centrali API

I CITTADINI NELL’INCONTRO DEL 10 OTTOBRE HANNO DECISO DI PROMUOVERE
DUE INIZIATIVE VISIBILI

1) ESPOSIZIONE DI UN DRAPPO BIANCO
INIZIEREMO AD ESPORRE SULLE FINESTRE
E BALCONI DELLE CASE UN PEZZO DI STOFFA BIANCO CON SCRITTO:
“NO CENTRALI API”

SU UN VECCHIO LENZUOLO o BANDIERA BIANCA, IN ALTERNATIVA ALLA CLASSICA BOMBOLETTA, LA SCRITTA PUO’ ESSERE REALIZZATA ANCHE CON NASTRO DA PACCHI

2) UNA PASSEGGIATA PER LA SALUTE
VENERDI’ 17 ottobre ’08 ORE 17,30
RITROVO IN PIAZZA MAZZINI

PASSEGGEREMO INSIEME, ANZIANI E GIOVANI, CON LE NOSTRE FAMIGLIE PER I MARCIAPIEDI DI FALCONARA CONTRO LA REALIZZAZIONE DELLE 2 NUOVE CENTRALI TERMOELETTRICHE.
PER SENSIBILIZZARE LA REGIONE MARCHE, L’OPINIONE PUBBLICA ED I MEZZI DI INFORMAZIONE, LANCIAMO UN S.O.S:

NON PRIVATECI DEL DIRITTO ALLA SALUTE !
RISPETTATE IL Piano Energetico Ambientale Regionale!

ADE’ BASTA !!!!
(Verranno distribuite simbolicamente mascherine anti-smog ed altro ancora)

www. nocentraliapi.noblogs.org

Continua...

Varese, sagome di bimbi neri 'sbiancate' dai razzisti

A Brinzio, nel Varesotto, i bambini delle elementari hanno realizzato alcune sagome di cartone a misura d'uomo raffiguranti dei bambini. Quattro di queste erano di colore ma ad alcuni ignoti non sono piaciute e hanno ridipinto con dello spray bianco la faccia, le mani e i piedi. Indignazione per il vandalismo di stampo razzista è stata espressa dal sindaco e dalle maestre della scuola, che hanno parlato di "grande amarezza" e scritto insieme con i bambini una lettera aperta
LA LETTERA
Continua...

Padova - Un migliaio in corteo contro i pestaggi e per la dignità

Fonte Meltingpot

Ma quali banlieue...questa è la città che viene

Sarà l’aria pesante che si respira in questi giorni, saranno le nuove leggi emanate e quelle in via di approvazione, saranno anni e anni di restrizioni, blocchi burocratici e negazione dei diritti, sarà il fatto che oggi i migranti sono lo specchio dei nostri territori, plasmati irreversibilmente dalla globalizzazione, sarà forse che sono tanti, di diverse provenienze, inseriti nel tessuto sociale, produttivo, politico. Ciò che è avvenuto ieri sera nella città di Padova non fa che confermare quello che già in questi ultimi mesi, le diverse iniziative che hanno avuto luogo in moltissime città, ci avevano consegnato come una realtà indelebile.

Era previsto per le 18.00 il presidio lanciato dai migranti, insieme all’Ass. Razzismo Stop, in seguito ai pestaggi subiti da due ragazzi camerunensi dai Carabinieri durante uno dei controlli che stanno interessando i locali e le attività comemrciali gesite da migranti in città.

Con il trascorrere dei minuti il presidio si è infoltito e centinaia di migranti, in larga parte centro-africani, hanno cominciato a romepre gli argini del sit-in autorizzato, prima con le loro urla, che attraverso il microfono hanno tuonato su tutta la zona della Stazione, e poi fisicamente, quando hanno deciso, in ormai quasi un migliaio, di mettersi in cammino riempendo il corso principale della città del Santo, tra le rotaie del tram ed i marciapiedi, tra uno slogan urlato in coro e gli inviti di tante voci ad unirsi al corteo.

Da molti anni una manifestazione non attraversava la zona pedonale del salotto cittadino, quella dei negozi griffati e del Caffè Pedrocchi, quella ben conosciuta dagli ambulanti che su quel marmo liscio hanno steso più volte i loro teli per poi ricomporli frettolosamente e mettersi in fuga dalle pattuglie (non sempre delicate, per usare un eufemismo) della Polizia Municipale.

Il Corteo ha raggiunto il Palazzo del Comune e poi ancora la Prefettura per denunciare la responsabilità dell’amministrazione comunale e del Governo sull’operato delle Forze dell’Ordine che lamentano in questi mesi aggressioni e ribellioni ai loro danni, ma che da sempre hanno pensato di padroneggiare con arbitrarie e continuative initimidazioni contro negozianti e passanti (ovviamente stranieri) delle zone consioderate "a rischio".

Certo di rischi a Padova se ne corrono parecchi, uno striscione che riprendeva lo slogan del Corteo del 4 ottobre a Parma chiedeva: "E a noi...chi ci protegge da voi?".

Ma non è stato solamente un corteo contro le aggressioni. I molti che hanno attraversato il centro della città lunedì sera, chiedevano dignità, diritti, chiedevano che si smetta di "sparare nel mucchio" attribuendo ad una generalità di soggetti, gli stranieri, responsabilità di pochi.
Si è agitato molto, soprattutto da parte della stampa locale, il timore delle banlieu. Proprio la serata di lunedì consegna alla città la proposta di costruire insieme la società che viene, consapevoli delle tante difficoltà e delle tante contraddizioni che vivono nei territori globalizzati, ma anche che il futuro, l’orizzonte non può che guardare alla società meticcia. Viverla e non rifiutarla stupidamente, significa darle dignità.

I prossimi appuntamenti sono per venerdì 17, dalle ore 22.00 presso la sede dell’Ass. Razzismo Stop, per una festa cdontro il razzismo e per i diritti. I dj della serata saranno proprio le vittime dell’aggressione.
E ancora, per lunedì 20, dalle ore 19.00, presso l’Associazione Razzismo Stop, in via Gradenigo 8, nel quartiere Portello, una assemblea S.O.S. razzismo in cui discutere come proseguire le iniziative.

Continua...

Comunicato Stampa: Impianto rifiuti Ancona NO alla produzione di CDR, SI a tecnologie alternative pulite

Ancona, 14 ottobre 2008 - Dopo il positivo avvio del porta a porta nel Comune di Ancona, proseguiamo la nostra azione di sensibilizzazione verso la strategia Rifiuti Zero contestando la scelta di Conero Ambiente relativa alla tecnologia di trattamento e alla taglia dell’impianto al servizio del bacino 1 della provincia di Ancona e suggeriamo di optare per tecnologie alternative di trattamento a freddo dei rifiuti volte al recupero e riciclaggio dei materiali.

Con l’avvio del porta a porta nel Comune di Ancona diamo atto al Comune di avere finalmente imboccato l’unica strada possibile per raggiungere gli obiettivi di legge sulla raccolta differenziata (45% entro il 2008, 65% entro il 2012), aumentare il riciclaggio e ridurre lo smaltimento in discarica. Allo stesso tempo però contestiamo la scelta della tecnologia dell’impianto dei rifiuti previsto ad Ancona perché va nella direzione opposta.

L’impianto proposto da Conero Ambiente, che prevede la tecnologia cosiddetta “a biocelle”, è stato presentato, seppur in assenza di un progetto industriale, in occasione dell’ultimo incontro (7 febbraio 2008) dell’Agenda 21. Esso produrrà due cose principali: CDR, cioè combustibile da rifiuto destinato all'incenerimento, e residui di scarsissimo valore di mercato che finiranno probabilmente in discarica.

Questa scelta va contro la normativa europea in tema di gestione rifiuti che prevede di privilegiare il riciclaggio dei materiali.

Il CDR è composto da materiali (plastica, carta, legno, ecc.) che potrebbero essere riciclati, anziché bruciati. L’impianto rappresenterà quindi un importante tassello di una filiera di gestione dei rifiuti che prevede l’incenerimento. Gli inceneritori trasformano rifiuti non pericolosi in rifiuti pericolosi sia per l’ambiente che per la salute a causa delle sostanze tossico-nocive quali polveri, ceneri e nanoparticelle. Nonostante il tentativo di renderli più accettabili appellandoli “termovalorizzatori”, gli inceneritori rappresentano anche uno spreco di energia in quanto distruggono risorse preziose che andrebbero riciclate. Come dimostrano molti studi, il vero recupero di energia si ottiene con la riduzione della produzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.

Abbiamo scritto al Comune di Ancona - ufficio Agenda 21 locale, l’unica sede nella quale è stato presentata l’ipotesi progettuale di Conero Ambiente, contestando sia la tecnologia che anche la taglia. Secondo lo schema presentato, l’impianto, che ipotizza una raccolta differenziata del 60%, sarebbe fuori legge nel 2012, data entro la quale la normativa impone di raggiungere almeno il 65%.

Nella lettera abbiamo quindi suggerito di tarare l’impianto tenendo conto di una raccolta differenziata a monte pari o superiore al 65%. La scelta della taglia dovrebbe inoltre tenere in considerazione il fatto che è imminente l’unificazione dei due bacini, per cui si potrebbe ipotizzare di realizzare un unico impianto al servizio dell’intera Provincia.

Relativamente alla tecnologia suggeriamo di prendere in considerazione altre ipotesi volte a recuperare ulteriori frazioni di rifiuti come fanno già altri impianti in Italia, come ad esempio quello di Vedelago in provincia di Treviso che dal trattamento dell’indifferenziato residuo produce un materiale destinato all’edilizia. In generale non sono state prese in considerazione le tecnologie di trattamento “a freddo” che permettono di intercettare frazioni dal residuo da inviare a riciclaggio. Lo stesso Consiglio del Comune di Ancona si è espresso in tal senso nel maggio scorso, approvando una deliberazione (la n. 61 del 19 maggio 2008) che impegna la Giunta a “dare mandato al Consorzio Conero Ambiente di effettuare uno studio di fattibilità sulla tipologia di impianto definito TMB (trattamento biologico meccanico) da aggiungere agli studi già effettuati, di cui vorremmo essere informati”.

AMBASCIATA DEI DIRITTI - ANCONA

Continua...

Quadrilatero: approvato progetto esecutivo SS 318

Fonte GoMarche

"Il Cda della Quadrilatero ha approvato oggi il progetto esecutivo della Strada Statale 318, tratto Pianello–Valfabbrica, nell’ambito dell’asse stradale “direttissima Ancona-Perugia”
.
Apertura dei cantieri entro il mese di ottobre.

ANCONA - Il Cda della Quadrilatero ha approvato oggi il progetto esecutivo della Strada Statale 318, tratto Pianello–Valfabbrica, nell’ambito dell’asse stradale “direttissima Ancona-Perugia”.
Il presidente della Regione Gian Mario Spacca dichiara:
“L’approvazione di oggi è importante perché consente la consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni e l’apertura dei primi cantieri sulla direttissima Ancona-Perugia entro il mese di ottobre.
I lavori partono in territorio umbro, mentre per il lotto in territorio marchigiano siamo in attesa dell’ultimo parere del Ministero dell’Ambiente sulla variante al progetto esecutivo in località Cancelli, che dovrebbe avvenire entro il mese e consentire l’apertura dei cantieri entro dicembre anche su questo lotto.”
Il costo previsto del progetto direttissima Ancona-Perugia è di 505 milioni di euro complessivi. I lavori saranno completati nel 2013.

Continua...

Corso di formazione rivolto ad amministratori e funzionari degli enti locali, operatori sindacali e cittadini

"BENI COMUNI, SERVIZI PUBBLICI E WELFARE LOCALE: QUALI FORME DI GESTIONE PER GARANTIRNE ACCESSO, QUALITA’ DI EROGAZIONE E DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA? "

21-22 ottobre 2008

Sala degli Stemmi – Palazzo Municipale

Piazza del Popolo 45

San Severino Marche (MC)

Il corso di formazione ha l’obiettivo di fornire tutti gli elementi conoscitivi utili sulla storia dei servizi pubblici locali, sulle trasformazioni normative, sulle differenti forme gestionali e relative criticità, per avviare il confronto in direzione di una nuova idea di gestione pubblica fondata sulla partecipazione sociale.

Il corso è tenuto dall’associazione Attac Italia, in collaborazione con la Regione Marche (Assessorato Servizi Sociali e Immigrazione), la Provincia di Macerata (Assessorato all’Ambiente) e il Comune di San Severino Marche

Calendario e temi del corso
Martedì 21 ottobre 2008 :

ore 9. 15 : presentazione del corso ai partecipanti da parte dell’associazione Attac Italia
ore 9. 30 -13. 00 Prima sessione – docente Prof . Alessandro Santoro

a) elementi generali di conoscenza dei processi di globalizzazione e loro implicazioni sulla tematica dei beni comuni, dei servizi pubblici e del welfare locale;
b) definizioni e categorie dei beni comuni, dei servizi pubblici e del welfare locale

ore 13.00 -14. 00 pausa pranzo
ore 14. 00 – 17. 30 Seconda sessione – docente Prof . Alfonso Cecere

c) storia dei beni comuni, dei servizi pubblici e del welfare locale in Europa e in Italia;
d) evoluzione della disciplina dei beni comuni e dei servizi pubblici locali in Italia : il quadro normativo vigente;

Mercoledì 22 ottobre 2008:
ore 9.30 – 13. 00 Terza sessione – docente Dr. Matteo Gaddi
e) forme di gestione dei beni comuni e dei servizi pubblici locali; i servizi di rilevanza economica e le gestioni attraverso SpA; punti di criticità;
f) forme di gestione dei beni comuni e dei servizi pubblici locali : i servizi di rilevanza non economica e il welfare locale nell’assenza di modalità di gestione tipizzate; il ruolo degli enti locali;

ore 13.00 – 14. 00 pausa pranzo
ore 14.00 – 17. 30 Quarta sessione – docente Dr. Marco Bersani

g) elementi per un nuovo concetto di “pubblico” : proposte di fiscalità generale e locale;
h) elementi per un nuovo concetto di “pubblico” : esperienze di gestione partecipativa dei servizi pubblici e del welfare locale.

La partecipazione al corso è gratuita.

Per informazioni e/o iscrizioni : Fabio Ruggiero segreteria@attac.org tel. 3333346371


Continua...

Padova - Pestati dalle forze dell’ordine due giovani camerunensi

Fonte Meltingpot

Durante un’ operazione che ha coinvolto un circolo africano, l’ennesima violenza contro due migranti. La denuncia dell’Ass. Razzismo Stop e le testimonianze dei protagonisti della vicenda

In tutta Italia si discute di emergenza razzismo, mentre a Padova, il nuovo questore, insieme al prefetto ed alla Giunta comunale, sono impegnati in una serie di operazioni senza precedenti, che coinvolgono le attività commerciali gerstite da stranieri.
Chiuse per motivi futili o per responsabilità non direttamente attribuibili ai gestori, le attività sono sottoposte a controlli che nessun locale italiano sarebbe in grado di superare.
E’ nell’ambito di una di queste operazioni che, nella notte tra venerdì e sabato, due giovani camerunensi sono stati malmenati e arrestati dai Carabinieri.
Un fatto che si aggiunge a quelli che in questi giorni sono saliti alla ribalta delle cronache: il pestaggio di Parma da parte della Polizia Municipale, l’omicidio di Abba a Milano, la strage di Castel Volturno. Uno tra i tanti episodi che quotidianamente colpiscono i migranti in questo paese.
CONTINUA
Continua...

Rifiuti: ad Ancona porta a porta spiegato a stranieri

Notizia Ansa
ANCONA, 13 OTT - Per spiegare ai cittadini stranieri come funzionera' il porta a porta ad Ancona, il materiale informativo e' stato tradotto in sette lingue. Tutte le informazioni sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sono scritte in inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, albanese e bengalese. Nel gruppo di comunicatori ambientali, inoltre, ci saranno anche alcuni stranieri, che potranno trasmettere al meglio il messaggio del cambiamento non soltanto alle utenze domestiche ma anche a tutti gli esercenti commerciali.
Continua...

Impianto Trattamento Rifiuti Ancona - Le nostre proposte di modifica

In data 08 ottobre abbiamo provveduto ad inviare la lettera di seguito riportata a Agenda 21 Locale e per c.c. all'Assessore alle Aziende partecipate - Pierfrancesco Benaducci, all'Assessore all'ambiente della Provincia di Ancona - Marcello Mariani, al Direttore Generale del Consorzio Conero Ambiente - Claudio Pacchiarotti, al Direttore Generale di Anconambiente - Giuseppe Tommaso Sanfilippo e al Direttore Generale del Consorzio CIR 33 - Laura Filonzi

Con la presente, la scrivente associazione contesta la scelta di Conero Ambiente relativa alla tecnologia di trattamento e alla taglia dell’impianto al servizio del bacino 1 della provincia di Ancona e suggerisce di optare per tecnologie alternative volte al recupero e riciclaggio dei materiali.

L’impianto proposto da Conero Ambiente, che prevede la tecnologia cosiddetta “a biocelle”, è stato presentato, seppur in assenza di un progetto industriale, in occasione dell’ultimo incontro (7 febbraio 2008) dell’Agenda 21.

In particolare si contesta la tecnologia scelta cosiddetta “a biocelle”, relativamente al trattamento del residuo indifferenziato, e l’ipotesi di produrre combustibile da rifiuto (CDR), per i seguenti motivi:

  1. si spenderanno risorse pubbliche pari a circa 14 milioni di Euro senza rispettare le priorità indicate dalla normativa europea in tema di gestione di rifiuti. La tecnologia scelta è infatti volta a trattare l’indifferenziato al fine di produrre CDR destinato all’incenerimento e altre grandi quantità di residui la cui destinazione, dato il loro scarsissimo valore sul mercato, sarà probabilmente la discarica. Il CDR è composto da materiali che potrebbero essere riciclati, anziché bruciati. Produrre CDR significa rinunciare al riciclaggio e rinunciare anche a ogni politica di riduzione, in quanto gli inceneritori hanno bisogno di un flusso ingente e costante di rifiuti;
  2. tale tecnologia non permette quindi di recuperare risorse destinate al riciclaggio che la normativa europea considera prioritario rispetto all’incenerimento e alla discarica;
  3. la tecnologia scelta ha un maggior impatto negativo sull’ambiente e sulla salute rispetto ad altre alternative. La produzione di CDR si inserisce infatti nella filiera di gestione dei rifiuti volta all’incenerimento degli stessi. L’incenerimento dei rifiuti produce sostanze tossiche e nocive, sia in termini di polveri che di ceneri, con effetti dannosi per l’ambiente e la salute delle persone. Si spenderanno risorse pubbliche per trasformare i rifiuti in ulteriori rifiuti più pericolosi come ceneri, fumi tossici, acque inquinate, diossine e nanoparticelle cancerogene. Una volta prodotto, il CDR va smaltito per legge esclusivamente mediante incenerimento ai sensi dell’art. 6 D.Lgs. 36/2003;
  4. la tecnologia scelta si inserisce in una filiera che recupera molta meno energia rispetto ad altre alternative. L’incenerimento dei rifiuti rappresenta infatti uno spreco di energia in quanto distrugge risorse preziose che andrebbero riciclate. Il vero recupero di energia si ottiene con la riduzione della produzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti. Con tale impianto si manderanno in fumo o si seppelliranno per sempre risorse preziose per le future generazioni;
  5. anche nell’ipotesi in cui l’impianto non sia dotato della linea di produzione di CDR, si andrebbe a realizzare un impianto non funzionale al recupero delle risorse, in quanto il residuo del trattamento andrebbe quasi integralmente smaltito in discarica. In questo modo il fabbisogno delle discariche risulterebbe elevato e non compatibile con le scarse volumetrie disponibili.

Si evidenzia inoltre che in occasione dell’Agenda 21 era stato dichiarato da Conero Ambiente che la scelta della produzione di CDR era ancora sospesa, tanto che erano stati presentati 2 scenari: con e senza produzione di CDR. A fronte di questo, nello studio di approfondimento delle aree idonee alla localizzazione (21 maggio 2008) è stata assunta come data l’ipotesi di produzione di CDR, che appunto non condividiamo. Chiediamo quindi ai soggetti in indirizzo una risposta formale e scritta in merito alla scelta di produzione di CDR.

Si contesta inoltre la taglia dell’impianto stesso in quanto il diagramma presentato da Conero Ambiente riporta l’ipotesi di raccolta differenziata a monte pari al 60%, quindi fuori legge. La normativa vigente prevede infatti il raggiungimento di un obiettivo MINIMO di 65% entro il 2012. Considerato che oggi non esiste nemmeno un progetto definitivo dell’impianto, è altamente improbabile ipotizzarne l’entrata in esercizio entro il 2012, quindi a quella data si avrebbe un impianto nuovo già “fuori legge”.

Per superare questa situazione si suggerisce di rivedere entrambe le scelte relative alla tecnologia e alla taglia dell’impianto.

Relativamente alla taglia dell’impianto occorre tenere conto di una raccolta differenziata a monte pari o superiore al 65%. La scelta della taglia dovrebbe inoltre tenere in considerazione il fatto che è imminente l’unificazione dei due bacini, per cui si potrebbe ipotizzare di realizzare un unico impianto al servizio dell’intera provincia.

Relativamente alla tecnologia, non sono state prese in considerazione e valutate altre ipotesi volte a recuperare ulteriori frazioni di rifiuti come fanno già altri impianti in Italia, come ad esempio quello di Vedelago in provincia di Treviso che dal trattamento dell’indifferenziato residuo produce un materiale destinato all’edilizia. In generale non sono state prese in considerazione le tecnologie di trattamento “a freddo” che permettono di intercettare frazioni dal residuo da inviare a riciclaggio. A tale proposito, si evidenzia inoltre che il Consiglio del Comune di Ancona ha approvato recentemente una deliberazione (n. 61 del 19 maggio 2008) che impegna la Giunta, tra l’altro, a “dare mandato al consorzio Conero Ambiente di effettuare uno studio di fattibilità sulla tipologia di impianto definito TMB (trattamento biologico meccanico) da aggiungere agli studi già effettuati, di cui vorremmo essere informati”.

A questo ultimo proposito ci rendiamo disponibili a fornire contatti e informazioni utili per la valutazione delle tecnologie di TMB.

In attesa di un riscontro alla presente porgiamo cordiali saluti.

AMBASCIATA DEI DIRITTI - ANCONA

Continua...

Varese: Marocchina insultata e picchiata

Fonte: Il resto del carlino.

Insulti razzisti e botte per una 15enne extracomunitaria, vittima del pestaggio di alcune coetanee nell’indifferenza generale dei passanti: la ragazzina avrebbe riportato la frattura del setto nasale

Varese, 12 ottobre 2008 - L’avrebbero picchiata a sangue dicendole ripetutamente pesanti frasi razziste come, ad esempio, "brutta marocchina di m...". Un episodio del quale si è avuta notizia in queste ore e che sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio di venerdì, attorno alle 14.30, nella zona del mercato, in centro Varese.

Vittima dell’aggressione ad opera di alcune coetanee una ragazzina di 15 anni, residente nell’Hinterland varesino, trovata sanguinante da un volontario dei City Angels che ha subito chiamato il 118. Sulla scorta della descrizione fornita dall’adolescente, i carabinieri hanno già denunciato a piede libero una delle ragazzine che avrebbero dato vita al pestaggio. Si tratta di una compagna di scuola.

Anna, questo il nome di battesimo dell’extracomunitaria, ha riportato la frattura del setto nasale. Pare che alla base dell’episodio di violenza vi siano degli alterchi maturati il giorno precedente all’uscita dalla scuola professionale di via Montegeneroso, a Varese, dove la vittima frequenta un corso per parrucchiera. Subito dopo essere salita sul bus, sarebbe stata insultata da un ragazzo che reclamava il diritto a quel posto. Poi si sarebbe intromessa un’amica del giovane e le due ragazze si sarebbero insultate, strattonate, graffiate.

Al momento di scendere Anna si sarebbe sentita promettere ulteriori rappresaglie. Venerdì pomeriggio, stando al suo racconto, mentre si trovava nel piazzale dove si svolge il mercato cittadino, sarebbe stata avvicinata da una trentina di persone che l’avevano seguita sin dall’uscita da scuola. Quindi il violento pestaggio che sarebbe avvenuto in mezzo all’indifferenza generale dei passanti.

Continua...

Tratto da Repubblica: Dalla Lega la tassa sull'immigrato

ROMA - Dopo il permesso di soggiorno a punti arriva la tassa sull'immigrato. Ogni straniero dovrà infatti versare 200 euro per chiedere il rilascio e il rinnovo del permesso o avviare la pratica di cittadinanza. La tassa va ad aggiungersi ai 70 euro di costi fissi già sborsati dai lavoratori extracomunitari. Il nuovo balzello è contenuto in due emendamenti leghisti al disegno di legge sulla sicurezza e servirà a finanziare un "fondo per la prevenzione dei flussi migratori" istituito presso la Farnesina.

Non si ferma dunque l'offensiva del gruppo del Carroccio al Senato: prima il permesso a punti per punire gli immigrati che commettono infrazioni, poi la regolarizzazione delle ronde cittadine, quindi l'obbligo di referendum prima della costruzione di una moschea. Ora, il giro di vite sull'immigrazione si arricchisce di un nuovo tassello. Basta leggere due degli emendamenti presentati venerdì scorso dai leghisti in Senato. Primo, "le istanze o dichiarazioni di elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza sono soggette al pagamento di una tassa di importo pari a euro 200". Secondo, "la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al pagamento di una tassa, il cui importo è fissato in 200 euro". La tassa si applica anche in caso di permesso di soggiorno per motivi familiari.

A cosa serviranno questi soldi? Semplice, a finanziare "un fondo per la prevenzione dei flussi migratori, finalizzato a progetti di sviluppo locale nei Paesi, che hanno stipulato o intendono stipulare con lo Stato italiano accordi bilaterali". "Vogliamo semplicemente che chi arrivi nel nostro Paese ne rispetti le leggi e gli emendamenti presentati vanno in questa direzione. Le nostre proposte - piega Lorenzo Bodega, vicepresidente dei senatori della Lega - stanno riscuotendo opinioni favorevoli tra i cittadini. Se prendiamo, per esempio, il permesso a punti, questo è un sistema che darà più sicurezza e più integrazione, facendo emergere solo quella immigrazione positiva e onesta che lavora, produce e si è integrata alla perfezione".

Quanto alla nuova tassa sui permessi, il senatore del Carroccio sostiene che servirà ad "aiutare i Paesi poveri a casa loro, grazie ai 200 euro che ogni immigrato dovrà pagare al Fondo per la prevenzione dei flussi migratori. Questa - aggiunge - è solidarietà e vicinanza verso i popoli: aiutarli in casa loro, senza illusioni di El Dorado, che non esistono più. A maggior ragione da noi".

Ma quale sarà l'effetto della nuova tassa sulle tasche degli immigrati? "Già oggi per richiedere il primo rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno il lavoratore straniero spende 70 euro tra spese postali, pagamento del bollo e costo del permesso elettronico - spiega l'avvocato Marco Paggi dell'Associazione di studi giuridici sull'immigrazione - Simile la spesa per ottenere la cittadinanza, tra pagamento del bollo e costo dei certificati in Italia e in madrepatria". Ora si vorrebbe aggiungere una tassa ad hoc di 200 euro. "Una tassa sui poveri, che rischia di minacciare pericolosamente il tenore di vita dei migranti".

Un esempio? "Basta pensare a quei nuclei familiari - risponde Paggi - i cui componenti hanno contratti di lavoro a tempo determinato e che devono rinnovare il permesso di soggiorno ogni sei mesi. In tal caso, la famiglia dovrebbe sborsare, tra tasse e costi fissi, 540 euro all'anno per ogni suo membro".
Continua...

Save The Children: Campagna Riscriviamo il Futuro

Educazione: a causa delle guerre sono le bambine le prime ad essere escluse dall’istruzione e le principali vittime delle più gravi forme di abuso e violenza

Per il rilancio della Campagna Internazionale “Riscriviamo il Futuro” Save the Children documenta in un Rapporto l’impatto dei conflitti sulle bambine, che costituiscono il 57% del totale dei minori oggi fuori dalla scuola. Inoltre chiede al Governo con una Petizione un rinnovato impegno per l’educazione nei paesi in guerra
CONTINUA...
Continua...

Continua l'Assemblea Permanente No Centrali Api

L’Assemblea Permanente ha ribadito che per le nuove centrali API non c’è posto a Falconara, né nel resto dell’AERCA (area elevato rischio di crisi ambientale)!

Bastano ed inquinano abbastanza la raffineria di petrolio e la centrale elettrica IGCC che brucia i suoi rifiuti tossico-nocivi!. Siamo stanchi di leucemie e tumori del sistema linfatico che aumentano e delle malattie dell’apparato respiratorio che non calano a Falconara rispetto al resto della provincia di Ancona.

I falconaresi,come gli abitanti dei comuni vicini, vivono in una area che deve essere soltanto risanata e non caricata da altri impianti inquinanti; d’ora in avanti potranno accettare esclusivamente impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (vento e sole).

Per questo l’Assemblea Permanente ha deciso di avviare una massiccia campagna di informazione in città, nei quartieri, nelle scuole, nei mercati e nelle altre cittadine della Bassa Valle dell’Esino, a partire dal prossimo lunedì.

L’Assemblea Permanente ha definito inoltre una serie di azioni dimostrative per far sì che la Regione Marche neghi l’intesa Stato-Regione sulle centrali API, come già ha fatto per la centrale elettrica di San Severino, entrambe non previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale(PEAR).

L’Assemblea si riunirà nuovamente il prossimo venerdì, 10 ottobre, sempre al Centro Pergoli alle ore 21,30.

Continua...

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE

Amnesty International è membro fondatore della Coalizione mondiale contro la pena di morte (World Coalition against the death penalty, WCADP) che si compone di circa 74 organizzazioni per i diritti umani, associazioni legali, sindacati e autorità locali e regionali che uniscono i propri sforzi in favore dell'abolizione della pena di morte nel mondo.
La Coalizione ha proclamato il 10 ottobre Giornata mondiale contro la pena di morte in occasione della quale, ogni anno, organizza una massiccia mobilitazione internazionale promuovendo azioni e iniziative.
L'edizione 2008 della Giornata mondiale sarà dedicata all'Asia e, in particolare, le azioni si concentreranno su sei paesi, per i quali sono stati individuati obiettivi specifici.
Tre paesi sono stati scelti per i recenti progressi verso l'abolizione della pena di morte: Corea del Sud, India e Taiwan. Altri tre, in quanto paesi dove esistono ancora oggi gravi preoccupazioni riguardanti l'applicazione della pena capitale: Giappone, Pakistan e Vietnam.
per maggiori informazioni
Continua...

Istat Popolazione straniera

Ogni anno l'Istituto nazionale di statistica raccoglie i dati relativi alla popolazione straniera residente nel nostro Paese risultanti dalle registrazioni nelle anagrafi degli 8.101 comuni italiani.
Nella presente nota vengono esposti i principali risultati dell’indagine relativa all’anno 2007.
I cittadini stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2008 sono 3.432.651; rispetto al 1° gennaio 2007 sono aumentati di 493.729 unità (+16,8%). Si tratta dell’incremento più elevato mai registrato nel corso della storia dell’immigrazione nel nostro Paese, da imputare al forte aumento degli immigrati di cittadinanza rumena che sono cresciuti nell’ultimo anno di 283.078 unità (+82,7%).

TESTO INTEGRALE

Continua...

Maroni: «L'Italia non è oggi un paese razzista»

Informativa urgente del ministro dell'Interno alla Camera dei Deputati. «L'analisi dei dati statistici, dei comportamenti delle forze dell'ordine, delle politiche d'integrazione attesta che l'Italia manifesta un'elevata capacità di accoglienza degli immigrati: alcuni episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi restano del tutto marginali e sono socialmente rifiutati»

Testo dell'informativa
Continua...

Istat: Spese per la gestione dei rifiuti, delle acque reflue e delle risorse idriche

Statistiche in breve
Periodo di riferimento: Anni 1997-2007
Diffuso il: 08 ottobre 2008

L'Istat diffonde la nuova serie storica, aggiornata al 2007, dei dati sulle spese dell'economia italiana per la gestione dei rifiuti, delle acque reflue e delle risorse idriche. La serie è calcolata secondo gli schemi del Sistema di conti satellite delle spese ambientali SERIEE (Système Européen de Rassemblement de l’Information Economique sur l’Environnement) sviluppato in sede Eurostat.

Questi conti descrivono le risorse economiche utilizzate per proteggere l'ambiente da fenomeni di inquinamento (emissioni atmosferiche, scarichi idrici, rifiuti, inquinamento del suolo, ecc.) e di degrado (perdita di biodiversità, erosione del suolo,salinizzazione, ecc.), nonché le spese sostenute per usare e gestire secondo criteri di sostenibilità le risorse naturali (acque interne, risorse energetiche, risorse forestali, fauna e flora selvatiche, ecc.).


TESTO INTEGRALE
Continua...

IMMIGRAZIONE: S.SEDE, NO A RAZZISMO E SI' NUOVE MOSCHEE

Fonte Ansa
CITTA' DEL VATICANO - Nuovo appello del Papa per l'accoglienza degli immigrati: nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà il prossimo 18 gennaio 2009, Benedetto XVI ha esortato a farsi carico di quanti, "in particolare rifugiati e profughi", si "trovano in condizioni difficili e disagiate". Nel presentare il testo pontificio in una conferenza stampa, il cardinale Renato Raffaele Martino ha ammonito l'Occidente che il problema dell'immigrazione non si risolve chiudendo le frontiere: i lavoratori stranieri - ha detto in particolare rivolto ai governi europei - non possono essere visti come "invasori", ma come collaboratori, persone umane con tutti i "diritti", compresi quelli religiosi. E, a questo proposito, l'esponente della Santa Sede si è detto favorevole anche all'apertura di nuove moschee in Europa: "é giusto che si provveda anche alle esigenze religiose" degli immigrati, ha sottolineato rispondendo ad una domanda sui musulmani costretti a pregare spesso in luoghi non decenti. "La Chiesa - ha aggiunto il porporato - non può fare altro che auspicare che la dignità umana delle persone sia rispettata, perché o residente, o rifugiato o immigrato tutti abbiamo gli stessi diritti, perché tutti apparteniamo alla razza umana. I diritti - ha ammonito - non sono una concessione di nessuna autorità". "Sono oltre duecento milioni le persone che vivono fuori dal loro Paese di origine, spinte anche dalla miseria, dalla fame, dalla violenza, dalle guerre, dalle rivalità etniche, ma pure dal desiderio di una vita migliore", ha spiegato il porporato. Si dirigono verso i paesi ricchi e ciò, ha osservato, "spiega perché l'immigrazione sia vissuta spesso nei Paesi ospitanti come una sorta di 'invasione', con ripercussioni negative su questioni di stabilità e sicurezza". Martino, presidente del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, ha deplorato "questo clima di chiusura" che "rende ancora più triste e amara la vicenda umana di molti immigrati, spingendoli altresì a condizioni di irregolarità".

Il fenomeno migratorio - ha avvertito - è però "inarrestabile": il problema "non si risolverà chiudendo le frontiere, ma accogliendo, con giusto regolamento, equilibrato e solidale, i flussi migratori da parte degli Stati". Ancora più forti le parole di denuncia del segretario dello stesso Dicastero vaticano, mons. Agostino Marchetto, che ha parlato - sempre in conferenza stampa - di "discriminazione, xenofobia e razzismo" nei confronti dell'immigrazione, dei rifugiati e dei profughi. Marchetto si è in particolare concentrato sul problema dei profughi e dei richiedenti asilo, denunciando , ancora una volta, come si abbia "l'impressione che da anni i rifugiati vengano trattati senza considerazione delle ragioni che li forzano a fuggire". "Ciò - ha spiegato - si è tradotto anche in tentativi di impedire loro l'ingresso nei Paesi di arrivo e nell'adozione di misure destinate a renderlo più difficoltoso".
Continua...

Immigrazione, terrorismo internazionale, cooperazione tra le polizie. 187 Paesi a confronto per modelli integrati di sicurezza

A San Pietroburgo settantasettesima Assemblea generale dell'Interpol. Presente il capo della Polizia Antonio Manganelli.
E' in corso a San Pietroburgo la settantasettesima Assemblea generale dell'Interpol. Quattro giorni di lavori per i delegati dei 186 Paesi aderenti, ai quali, quest'anno, si unisce anche una delegazione dello Stato della Città del Vaticano guidata dal segretario generale del governatorato monsignor Renato Boccardo.
continua...
Continua...

67 clandestini fermati ad Ancona

(ANSA) - ANCONA, 5 OTT - Sessantasette clandestini sono stati scoperti nel porto di Ancona nascosti in un tir sbarcato da un traghetto greco. Sono tutti maschi, maggiorenni, e hanno detto di essere curdi e iracheni. La polizia di frontiera li ha trovati ammassati in un doppiofondo ricavato nell'autoarticolato, con targa tedesca, che ufficialmente trasportava mele. L'autista, un greco di 47 anni, e' stato arrestato. Gli extracomunitari sono stati reimbarcati sulla stessa nave.
Continua...