ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

Diritti dei lavoratori violati al cantiere navale.

Ci sono giunte alcune segnalazioni che descrivono una situazione critica all'interno del cantiere navale di Ancona.
Nonostante diversi lavoratori operanti all'interno del cantiere navale con ditte esterne siano risultati positivi al covid, le prassi di sicurezza e prevenzione spesso non vengono rispettate mettendo a rischio la salute di tutti i lavorat ori e dell'intera comunità.
Ci risulta che in molti casi i responsabili dei reparti non abbiano informato correttamente le persone entrate potenzialmente in contatto con positivi e alcuni lavoratori, consapevoli di essere probabilmente contagiati, hanno provveduto in maniera autonoma e a proprie spese a fare il tampone risultato il più delle volte positivo.
Alcuni di coloro in quarantena stanno subendo intimidazioni da parte dei superiori per rientrare al lavoro in tempi celeri nonostante la positività e diversi lavoratori attualmente in malattia non stanno dichiarano di avere i sintomi da covid per paura di perdere il lavoro.
Riteniamo questa situazione gravissima e molto rischiosa sia per i lavoratori che per l'intera comunità.
È fondamentale che all’interno dell’area cantieristica venga ripristinato immediatamente il diritto alla salute e venga garantita l'icncolumità di tutti i lavoratori.
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Uscire dal fossile: presidio sotto la raffineria API di Falconara Marittima

Sabato 1 agosto alle ore 10,30 presidio e conferenza stampa davanti la Raffineria API di Falconara Marittima. Iniziativa organizzata all’interno della campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” da Trivelle zero marche e laboratorio Falkatraz di Falconara Marittima.

“Perchè l'unica via per uscire dalla stringente e indifferibile crisi climatica globale che ci coinvolge tutti, è un radicale cambiamento del sistema produttivo ed energetico, qui ed ora.
Perchè questa crisi climatica generale si cambia a partire dal locale e dai territori, agendo verso e contro i centri reali che determinano questo stato di cose, oltre gli scenari globali che ci pongono in una condizione di passitivà e fatalismo.
Perchè la raffineria Api, cresciuta dentro la Città di Falconara e alle porte del Capoluogo anconetano dal boom economico degli anni 50 fino ad oggi, rappresenta ora l'emblema di questa crisi: oltre ogni forma passata di redistribuzione economica della ricchezza prodotta da fonti fossili, oggi questo sistema espropria e estrae ricchezza per pochi e redistribuisce ai molti gli effetti sempre meno collaterali, fatti di criticità sanitarie, ambientali, inquinamento del territorio, nonché principale ostacolo ad una sua riconversione verso uno sviluppo altro e green.
Perchè oggi servirebbe una programmazione in direzione della dismissione di imprese inquinanti, conversione industriale e bonifica del territorio.”


Durante il presidio verrà presentato il dossier realizzato da 160 associazioni e comitati, con le 34 proposte emendative per modificare il DL Semplificazioni che contiene norme che ritardano o addirittura annullano le bonifiche dei siti inquinati, dimezzano i tempi già oggi molto risicati, per la partecipazione dei cittadini nelle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, favoriscono le opere "fossili" in piena emergenza climatica, moltiplicano le poltrone con l'istituzione di una seconda commissione VIA nazionale”.
In particolare:
- Sotto il paradossale, ma accattivante titolo "Semplificazioni in materia di green economy" il Dl Semplificazioni introduce norme che favoriscono le opere "fossili" come i nuovi gasdotti. Ad esempio gli articoli che fanno venire meno i diritti, costituzionalmente protetti, degli usi civici. Si semplificano anche i rifacimenti; essendo la vita tecnica media di un gasdotto di 50 anni, vuol dire ipotecare il futuro visto che nel 2070 evidentemente dovremo usare ancora le fossili alla faccia dei cambiamenti climatici.
- Per quanto riguarda i Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche, cioè le aree più inquinate del paese non si procederà più, come si fa oggi, direttamente alla caratterizzazione delle aree - ossia il delicato e stringente processo di ricostruzione della contaminazione avvenuta - dando per scontato che per i terreni e le acque sotterranee di Falconara Maritima, come quelle dell’Ilva a Taranto, e di decine di altri siti devono essere prese precauzioni molto più stringenti all'altezza dei problemi. Con l'art. 53, invece, si rende possibile agli inquinatori di partire presentando invece della caratterizzazione una più semplice e blanda "indagine preliminare", come avviene per un sospetto di inquinamento in qualsiasi altra area del paese. Come se una raffineria fosse una pompa di carburante.
- Si aggiungono così ulteriori lungaggini e un passaggio burocratico in più, con un Ministero dell'Ambiente che è già vergognosamente indietro con le procedure per bonificare questi luoghi. Il ruolo del Ministero sempre di più ci sembra quello dello stopper delle bonifiche, con risparmi miliardari alle aziende che hanno inquinato. Anche in questo caso, invece di chiedere conto ai dirigenti e alle aziende per i ritardi si scarica tutto sui cittadini e sulla loro salute.

Il dossier con i 34 emendamenti rispecchia l’approccio propositivo dei comitati ambientali, ma quello che è urgente è abrogare gli articoli e i commi che sono regali agli inquinatori sia per suggerire l'introduzione di norme che rendano le procedure di bonifica e di valutazione ambientale realmente efficaci ed efficienti e che rafforzino la cooperazione tra i diversi livelli dello Stato. Continua...

Abbiamo vinto la battaglia contro il decreto salvini

Siamo in attesa che venga depositata la sentenza della Corte Costituzionale, come primo commento possiamo dire che valutiamo la posizione espressa ieri sul primo decreto Salvini (dl n. 113 del 2018) come parte di una lunga battaglia iniziata nel 2018 contro una legge razzista e discriminatoria. E’ stata una battaglia popolare combattuta dal basso usando tutti i colpi possibili.
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REPORT ASSEMBLEA DELLA CAMPAGNA SIAMO QUI - SANATORIA SUBITO: MOBILITIAMOCI!

Venerdì 8 maggio si è svolta la terza assemblea nazionale telematica della campagna Siamo qui - Sanatoria Subito che in poco più di un mese ha raccolto più di 500 sottoscrizioni di realtà sociali e migliaia di adesioni individuali.
La discussione ha posto come necessario ed urgente ribadire l’opposizione ad un’ipotesi di regolarizzazione ritenuta parziale, escludente che ritiene il migrante come un soggetto “usa e getta” utile solo come forza lavoro per il settore agricolo e nel lavoro di cura domestica.
Occorre invece riportare un’attenzione generale sui diritti della persona, ovvero il titolo di soggiorno anche slegato dal lavoro, un degno salario, la casa, l'accesso al welfare ed in particolare la garanzia del diritto alla salute, completamente assenti dal dibattito pubblico.
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Fuori dal Virus, Fuori da Fossile: al via la campagna dei comitati italiani

Parte subito nel segno della mobilitazione la campagna dei comitati italiani “Per il Clima, fuori dal Fossile”: il 13 e 14 maggio saranno infatti organizzate varie iniziative in diverse città della Penisola per contestare le assemblee soci di Enel e Eni, i due dei colossi a partecipazione pubblica che con le loro scelte industriali, basate sul fossile e su false produzioni green, sono tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale, oltre che della devastazione e del saccheggio di intere comunità e territori in Italia e nel Mondo.
La decisione è stata presa il 9 maggio nel corso dell’assemblea nazionale che di fatto lancia la Campagna nazionale dei comitati italiani impegnati in favore della transizione energetica e contro tutte quelle opere funzionali alla estrazione, al trasporto, alla trasformazione dei combustibili fossili. Tutte opere che, secondo gli ambientalisti, sono ancora oggi considerate strategiche e di pubblica utilità, quando invece dovrebbero essere stralciate immediatamente visto che costituiscono la principale minaccia per il clima e per l’ambiente.

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Marche/RdQ - Fase 2, che fare? Assemblea Regionale Online

Mercoledì 13 maggio 2020 ore 21.00 assemblea digitale per le Marche.
Siamo entrati nella fase 2 e a breve arriverà il nuovo "decreto rilancio". Molti sono tornati al lavoro, per altri il lavoro si fa sempre più un'utopia; intanto tamponi e test di massa non se ne vedono. La cassa integrazione in deroga e le 600 euro stentano ad arrivare e i redditi delle famiglie calano drammaticamente.
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Assemblea nazionale: Siamo qui - Sanatoria subito

Venerdì 8 maggio 2020 ore 19.00
E’ trascorso poco più di un mese da quando come campagna “Siamo qui - Sanatoria subito” abbiamo pubblicato “l’Appello per la sanatoria dei migranti irregolari ai tempi del Covid-19”, con il quale chiedevamo al governo un’immediata regolarizzazione di tutte le persone sprovviste di permesso di soggiorno presenti in Italia, estesa a coloro che titolari di un permesso precario sono a serio rischio irregolarità.
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IL FUTURO C’E’, RIPRENDIAMOCELO!

L’assemblea si terrà sulla piattaforma Adobe. Dalle ore 17.00 del 9 maggio sarà possibile fare prova microfono e webcam.
Per iscrizioni ed intervenire inviare una mail a perilclimafuoridalfossile@gmail.com entro la sera di venerdì 8 maggio.
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Web session: Siamo qui e non siamo solo braccia. Sanatoria subito!



Qui l'inizio o sommario. E qui la fine del post. Continua...

Ancona "la legge del mare"


Apprendiamo con piacere la notizia dell'approdo nel porto dorico della nave Costa Magica con a bordo pazienti Covid-19, non perché sia battente bandiera italiana, ma in quanto crediamo che in mare vada rispettata primariamente una legge: quella che obbliga al soccorso.
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Sanatoria subito! Assemblea Regionale (Marche) telematica

Sabato 18 aprile alle ore 17.00

 

Anche nelle Marche si terrà una assemblea regionale per sostenere la campagna “Sanatoria Subito” sono invitati a partecipare tutti i singoli e le associazioni che intendono dare sostegno e promuovere questa iniziativa.
Come partecipare o seguire l'assemblea via web:
Inviaci già da oggi una mail a: ambasciata@glomeda.org oppure mandaci un un messaggio su Whatsapp al 3282577897
Dalle 16.30 di sabato darà possibile collegarsi per effettuare prove tecniche.
 - Vai all’evento sulla pagina FB
L’assemblea verrà ripresa in diretta video sulla pagina facebook "Siamo qui - Sanatoria subito https://www.facebook.com/ambasciatadeidiritti 
- Leggi l’appello con le adesioni aggiornate
- Per aderire compila il modulo a questo link

 SIAMO QUI - WE ARE HERE - AQUÍ ESTAMOS - NOUS SOMMES ICI SANATORIA SUBITO!

I vari provvedimenti emanati dal governo per fronteggiare la crisi sanitaria da coronavirus hanno del tutto dimenticato di affrontare un tema, al quale invece l’interesse dell’intera collettività - nessuno escluso - impone si dia una risposta urgente.
Si tratta dei seicentomila, o più, migranti presenti in Italia sprovvisti per effetto della legislazione italiana (dalla Bossi-Fini alla legge Salvini) del permesso di soggiorno, che devono vivere spesso in condizioni abitative precarie o insalubri e condivise con altre persone e che non possono accedere al servizio sanitario nazionale, non hanno un medico di base cui rivolgersi in caso di malattia, ma come tutti rischiano di essere contagiati dal coronavirus o di diventare, loro malgrado, veicolo di contagio.
Si tratta di seicentomila persone private dei diritti fondamentali, e adesso in primo luogo di quello alla salute, a causa delle politiche di chiusura delle frontiere praticate dai governi di ogni colore.
Di fronte alla malattia siamo tutti uguali e tutti devono aver eguale diritto alle cure mediche, a poter uscire di casa per acquistare generi di prima necessità senza rischiare di subire un controllo e finire rinchiusi in un C.P.R.
In attesa di un profondo ripensamento delle politiche migratorie, il momento che stiamo attraversando richiede una risposta urgente e generalizzata: una sanatoria subito, che abbia come unico presupposto la presenza in Italia a oggi.
Sottoscriviamo l’appello e partecipiamo alle iniziative di questa campagna!
- Appello completo: https://bit.ly/2WNDteI
- Per aderire compila il modulo: https://forms.gle/w6fQ9KCyiHrNnLDg7

Promotori: Legal Team Italia, Campagna LasciateCIEntrare, Progetto Melting Pot Europa, Medicina Democratica

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Il nostro reddito di quarantena è pretendere il riconoscimento del 100% dello stipendio

Comunicato stampa dell'assemblea educatori ed educatrici delle marche dell'8 aprile 2020 per il #reddito di quarantena.
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L'emergenza sanitaria ha reso evidente la strutturale precarietà di educatori ed operatori sociali anche nella nostra regione. La loro condizione lavorativa è infatti il risultato del processo di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi alla persona che ha caratterizzato questo paese negli ultimi venti anni.
Vogliamo innanzitutto sottolineare il valore sociale del nostro lavoro, rivolto ai soggetti più deboli della società, rivendicando, oggi più che mai, diritti e tutele che finora ci sono stati negati. Se i servizi di assistenza alle persone fragili sono essenziali, anche le condizioni di lavoro, in termini di sicurezza e dignità di chi se ne occupa, devono esserlo.
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Respingimenti: l’Italia ancora sotto indagine per il caso Sharifi

Respingimenti nei porti a adriatici, l’Italia non si è ancora adeguata a quanto stabilito dalla CEDU nella sentenza Sharifi
Nell’ambito della procedura di supervisione della sentenza della Corte EDU Sharifi e a. c. Italia e Grecia e a partire dal lavoro di osservazione e di approfondimento scientifico, ASGI, Ambasciata dei diritti di Ancona, l’Associazione Gruppo Lavoro Rifugiati, SOS Diritti Venezia e No Name Kitchen hanno inviato una comunicazione al fine di sottoporre all’attenzione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa i profili di sostanziale continuità delle procedure in atti presso i porti adriatici rispetto alle prassi lesive dei diritti sanzionate dalla Corte il 21 ottobre 2014. A seguito di tale segnalazione, Il Comitato ha quindi deciso di proseguire la procedura di supervisione dell’attuazione della sentenza, nonostante la richiesta di chiusura da parte del governo italiano
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MAILBOMBING ALERT:

⌨️Tutti e tutte con le dita sulla tastiera giovedì 2 aprile alle ore 13 per farci sentire anche da casa tramite mailbombing per chiedere al governo, alle regioni, alle prefetture, ai sindaci e all'INPS l'urgente individuazione di strumenti e risorse per dare una continuità reddituale a lavoratori e lavoratrici di diversi settori e forme contrattuali anche atipiche.
Chiediamo insieme l'istituzione di un reddito di quarantena per il periodo legato all’emergenza e per l’immediato futuro (partendo dall'estensione, come proposto anche dal Presidente dell'INPS e da alcuni esponenti politici della misura del Reddito di Cittadinanza) affiancandolo a misure di sostegno indiretto tramite servizi e welfare.

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Marche: Terza Assemblea Reddito di Quarantena

Mercoledì 1 aprile 2020 ore 18,00 terza web call marchigiana per il reddito di quarantena per continuare la discussione, l'organizzazione e l'azione per tutelare diritti e dignità.
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Marche: 100 firme per il reddito di quarantena

Inviata alla Regione Marche, all'Anci Marche e al Commissario staoridinario per il sisma 2016-107, e sindaci.
Partiamo da cento: cento firme. Un numero simbolico, che indica un’urgenza.
Siamo una parte di quel mondo di non garantiti che la quarantena da coronavirus ha lasciato chiusi in casa senza un reddito o con il rischio di perderlo a breve.
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Appello per la sanatoria dei migranti irregolari ai tempi del Covid-19

Gli effetti positivi sarebbero molteplici

Per informazioni e adesioni: sanatoriasubito@gmail.com

Ai tempi del Coronavirus, lo sguardo e l’attenzione della politica e dei media sulla situazione in Italia si focalizzano sugli effetti sanitari, sociali ed economici della diffusione del virus, lasciando in stand by tutto ciò che costituisce mera ordinaria amministrazione.
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Assemblea web x il #RedditodiQuarantenaMarche

Come molti di noi sei un lavoratore precario che il coronavirus ha lasciato senza reddito?
Come molti di noi sei un educatore o un lavoratore dello spettacolo? Una partita iva o un lavoratore stagionale? Un operatore sociale o un lavoratore del turismo? Un artigiano o un cameriere? Un lavoratore della cultura o dello sport? Una piccola impresa o un lavoratore autonomo? Un lavoratore delle cooperative o una commessa?
Come molti di noi Confindustria ti sta obbligando ad andare in fabbrica mettendo a rischio la tua salute o la ditta ti sta obbligando a ferie non volute, riduzione di stipendio e la cassaintegrazione come futuro?
Come molti di noi hai problemi con tasse, bollette, mutui, affitti oppure hai bambini, disabili o anziani da accudire?

Se sì, come molti di noi sei obbligato a restare a casa, ma NON sei obbligato a restare zitto. 

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Il Comune di Ancona decide di iscrivere i richiedenti asilo all’Anagrafe

Un provvedimento figlio della lotta per il Diritto alla residenza

Quello che a prima vista potrebbe sembrare un provvedimento emanato da un Sindaco illuminato, in realtà è il frutto di una lunga battaglia combattuta dal basso usando tutti i metodi possibili, dai ricorsi in tribunale alla occupazione dell’ufficio anagrafe passando per manifestazioni e presidi.
Infatti la posizione del sindaco Valeria Mancinelli (PD) era inizialmente perfettamente in linea con i decreti Minniti prima e Salvini poi, anteponendo il principio secondo il quale “una legge diventa automaticamente giusta una volta emanata”.
Lo scorso luglio il Comune di Ancona ha visto crollare questa certezza ed è stato obbligato ad iscrivere un richiedente asilo all’anagrafe a seguito di un ricorso in tribunale seguito dall’Ambasciata dei Diritti (vedi qui la sentenza).
Il caso è diventato subito di rilievo nazionale non solo per aver messo in discussione il decreto Salvini ma anche perché fu il primo in Italia in cui il giudice richiedeva l’interpretazione da parte della Corte Costituzionale.
Nonostante il clamore e l’importanza del caso, sia il Sindaco che l’ufficio anagrafe hanno continuato a diniegare i richiedenti asilo che chiedevano l’iscrizione, un comportamento ingiustificabile visto che il municipio avevo perso da poco una causa per lo stesso tipo di richiesta.
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