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15 febb 2008 messaggero: Rifiuti, i sindaci del Senigalliese accusano Ancona

CORINALDO Senigallia e i Comuni del bacino 1 contro Ancona e i "colleghi" della zona sud della Provincia. È scontro sul terma dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti a causa dei ritardi accumulati dai Comuni di Ancona e della zona sud di Senigallia nel mettersi al passo con la nuova normativa che prevede l'entrata in vigore nel 2008 del bacino unico per tutta la provincia. E il Cir33, il Consorzio Vallesina Misa che si occupa della gestione dei rifiuti, chiede addirittura il commissariamento del Bacino1. È stata una seduta incandescente quella che la II Commissione Provinciale ha tenuto ieri mattina in municipio a Corinaldo alla presenza dei sindaci del territorio e dell'assessorre regionale Marco Amagliani. Nel mirino delle critiche anche la mancata realizzazione della nuova discarica (da affiancare a quella di Corinaldo) nella zona di Ancona. «Per quanto ci riguarda siamo partiti con largo anticipo partendo con la raccolta differenziata - ha esordito il sindaco di Corinaldo Livio Scattolini - e per questo non vorremmo, in futuro, essere penalizzati da scelte che ci prevaricano». «La raccolta differenziata nel nostro territorio è già partita ma per la nuova discarica di Ancona bisognerà aspettare almeno sei anni - gli ha fatto eco il sindaco di Serra de' Conti Bruno Massi - A mio avviso dovrebbero essere previste degli aumenti delle tariffe per i comuni che non sono ancora pronti». Al momento Comuni come Jesi, Fabriano e Ancona stessa non hanno ancora avviato la raccolta porta a porta e i ritardi riguardano anche la mancanza di una discarica per il bacino1. Marcia invece a velocità più avanzata il bacino 2, con Senigallia e i Comuni del comprensorio, che oltre ad aver già introdotto la rivoluzione nel sistema di raccolta dei rifiuti hanno a disposizione le discariche di Maiolati e Corinaldo. Se al momento dell'avvento del bacino unico Ancona e i Comuni della zona sud non avranno recuperato i ritardi, a farne le spese (in termini di sovra-utilizzo degli impianti) sarebbe proprio il bacino 2. «A questo punto la differenziata va imposta - ha detto l'assessore senigalliese Maurizio Mangialardi - e chi non si adegua deve subire rincari». «Non riusciamo a confrontarci con i referenti del Bacino 1 - ha spiegato il presidente del Cir33 Simone Cecchettini - e per questo chiediamo il suo commissariamento». Secca la replica dell'assessore provinciale Marcello Mariani: «Il commissariamento va chiesto dai 16 Comuni che hanno costituito il Bacino1, la provincia non ha questo potere. Conveniamo senz'altro sulla necessità che il bacino 1 si doti di una impiantistica ma siamo sulla buona strada. Per la nuova discarica sono stati individuati dieci siti a sud di Senigallia ma al momento ci sono cinque ricorsi al Tar». Conclusione di Amagliani: «Oltre che proseguire la raccolta differenziata dobbiamo ridurre anche la produzione dei rifiuti».

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