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Altri undici afghani respinti dal porto di Ancona. Stavolta avevano chiesto aiuto

La notte del 3 dicembre unidici persone hanno attraversato l’Adriatico chiuse nella cabina di una nave, contro la loro volontà. Erano arrivate al Porto di Ancona, infatti, sperando di essersi per sempre lasciate alle spalle le coste greche. Sembra che invece siano state fatte sbarcare solo per qualche ora, prima di essere riportate con la forza a bordo.
Sembra anche che due di loro siano stati accolti in Italia in quanto minorenni, ma che altri due, appartenenti ad un altro gruppo siano stati poi aggiunti al momento del reimbarco.
Da tempo, ormai, è soprattutto ad Ancona e a Bari che si concentrano gli arrivi dalla Grecia di profughi in fuga.
Dopo la distruzione del campo di Patrasso si parte infatti soprattutto da Igoumenitsa, Corfù, e da altri porti che hanno più traghetti che arrivano verso il centro e il sud Italia. Non che a Venezia non arrivi più nessuno, certo, ma meno dell’anno scorso e nel silenzio dei giornali e della polizia di frontiera.
Ad Ancona, invece, l’1 dicembre erano già stati scoperti "otto immigrati irregolari di nazionalità afghana" (...) "affidati al comandante della nave per il rimpatrio" (dal Corriere Adriatico), mentre ieri pomeriggio alle 17:30 un’altra nave è partita riportando verso la Repubblica ellenica le 11 persone sopra citate.

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