Più che di
una sanatoria siamo di fronte ad una voce di bilancio è così che il
governo Monti intende la regolarizzazione di quei cittadini migranti
presenti sul territorio italiano senza permesso di soggiorno. La
“sanatoria 2012” nasce come un truffa e favorisce tutti coloro
che hanno intenzione di speculare sulla pelle dei disperati.
Per accedere
alla sanatoria servono all'incirca 2.000 euro (1000 contributo
forfettario+i contributi previdenziali+spese varie), cifra
astronomica per chiunque in questo periodo di crisi, inarrivabile per
la stragrande maggioranza di migranti che non avendo un permesso di
soggiorno vivono alla giornata.
Mai come in
questo caso la realtà vera e quella descritta dalla legge sono così
lontane. Chiunque sia informato o lavori a contatto con i migranti sa
che in Italia ci sono centinaia di migliaia di persone “irregolari”
ed il 99% percento di queste sono disperate, poiché senza documenti,
costretti a vivere in una condizione di clandestinità che preclude
l'accesso al lavoro e al diritto alla casa. Questa condizione fa si
che le disponibilità economiche di questi uomini e donne sia a
malapena sufficiente per arrivare al giorno successivo. La crisi ha
gonfiato ulteriormente questo esercito, infatti anche altri migranti
che erano riusciti ad ottenere un permesso, con la perdita del posto
di lavoro non riescono neanche a rinnovare il titolo di soggiorno e
cadono anch'essi in una condizione di clandestinità (spesso famiglie
intere) entrando in un vortice di povertà estremamente rapido. In
questi ultimi quattro anni sono sempre più numerose le famiglie
migranti (ma anche italiane) che non riescono a pagare le bollette e
si ritrovano a vivere in abitazioni senza gas, luce ed acqua, senza
documenti e senza nessuna prospettiva di lavoro. Naturalmente molti
vivono di lavoro nero, visto che non c'è nessuna alternativa, ma è
un lavoro nero strutturale che non si risolve con una legge
sull'emersione. Il caso del datore di lavoro che fa lavorare in nero
un migrante ma che vorrebbe regolarizzarlo rappresenta soltanto
l'eccezione della regola.
La
stragrande maggioranza dei migranti che accedono alla sanatoria si
devono pagare tutto da soli, dando in mano il denaro ad un datore di
lavoro improvvisato che nel migliore dei casi fa un favore ad un
amico. Nel 2009 le truffe furono molteplici quest'anno
raddoppieranno.
Cosa sta
succedendo questi giorni nelle strade? molti migranti senza documenti
stanno cercando di recuperare i soldi per la sanatoria attraverso
collette, indebitamenti etc. Parallelamente cercano qualcuno che
dichiari che ha lavorato per lui, ma anche questa ricerca non è
facile perché comunque la clandestinità ti relega alla marginalità,
quindi se non trovano nulla si rivolgono a degli intermediari che
chiedono soldi per trovare un datore di lavoro posticcio, in questi
casi ti possono chiedere anche 4000 euro. Come è evidente al
moltiplicarsi dei problemi cala il numero di coloro che possono
accedere alla sanatoria.
I pochi che
riusciranno a raggranellare la cifra per pagarsi il permesso poi
devono fare i conti con le truffe implicite della legge, questa
sanatoria tutela al 100% il datore di lavoro mentre è totalmente a
discapito del lavoratore, infatti se dopo avere pagato il contributo
forfettario dai controlli dello sportello unico dovesse emergere che
il datore di lavoro non aveva tutti i requisiti per fare la domanda
automaticamente questa viene respinta ed i soldi non vengono
restituiti, quindi il migrante che si era indebitato si trova senza
permesso e in una situazione economica drammatica.
.
Gli esempi
di truffe sono molteplici, la classica è quella di una persona che
si offre di fare il datore di lavoro dietro un compenso e
naturalmente i mille euro della cifra forfettaria e questo gioco lo
fa con più persone, nel migliore dei casi presenta le domande
intascandosi solo il compenso, nei peggiori non presenta nulla e si
intasca tutto, ma in entrambi i casi se la domanda è fatta da un
privato è destinata ad essere bocciata poiché solitamente queste
domande vengono fatte per l'assunzione di domestici e non se ne
possono regolarizzare più di uno. La conseguenza è che tutti
restano senza permesso.
Ci sarebbe
anche molto da dire sulle così dette “prove di presenza sul
territorio italiano” se uno è clandestino la prima cosa che fa è
proprio di evitare di lasciare tracce, non certo di accumulare prove
della sua presenza.
Una
sanatoria seria avrebbe dovuto partire da una analisi obiettiva della
realtà e cominciare con queste parole” tenuto conto della
situazione di crisi in cui versa il nostro paese, che in particolar
modo colpisce i cittadini migranti senza permesso di soggiorno
concediamo a tutti coloro che ne fanno richiesta documenti regolari
senza oneri in denaro”. Ma oramai parlare di diritti in Italia è
utopico ma noi restiamo dei grandi sognatori.
Nessun commento:
Posta un commento