Il 21 giugno, in
occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’Ambasciata dei Diritti
sarà al porto di Ancona con “Welcome, notte blu per un porto aperto”.
L’ennesima “emergenza
immigrazione”, con migliaia di persone in fuga da guerre e violenze in approdo
sulle coste adriatiche, porta con sé, come sempre, tutto il suo corollario di
violazioni, prassi illegittime, deroghe ai diritti, ipocrisie e speculazioni.
Vogliamo portare
dentro il porto, luogo simbolo di confinamento della libertà di movimento, il
vero volto delle politiche migratorie: la questione dell'accoglienza e della
militarizzazione dei territori.
Chi arriva al porto di
Ancona nascosto in un tir con un traghetto dalla Grecia oggi fugge da violenze
e persecuzioni. Per questo rivendichiamo la necessità di, sospendere l’accordo
bilaterale Italia-Grecia per le riammissioni sui traghetti.
L’unica scelta tempestiva
che è possibile fare per evitare le morti in mare e la speculazione dei
trafficanti, lo stiamo dicendo da mesi come tante altre realtà di movimento, è la costruzione di percorsi di arrivo
autorizzati e sicuri in Europa. Di fronte a questo le istituzioni europee e
quelle nazionali tacciono.
Il 21 giugno saremo al
porto per ribadire che nessun uomo e nessuna donna sono illegali, che tutti e
tutte devono poter scegliere dove costruire il proprio progetto di vita, che
nessuno deve trovarsi nella condizione di mettere a rischio la propria vita per
scappare da guerre e persecuzioni.
Sarà una giornata di
concerti, musica, teatro e burattini, organizzata insieme allo spazio
autogestito La Cupa e con gli operatori del porto di Ancona.
Il programma della
giornata:
ore 18.30 VIRUTA Y SUDOR -i burattinai dei beni
comuni (Argentina) - presso Bitta, la Locanda del Porto;
ore 19.00 Khadim (Senegal) - WORKSHOP DANZE
AFROENERGIA - presso Bar la Rotonda;
ore 19.00 RACCONTI DI RIFUGIATI a cura di giovani
minori richiedenti asilo presso SPAZIO NOTTE BLU (banchina 14);
ore 19.30 APERITIVO CON TRIO JAZZ presso SPAZIO NOTTE
BLU (banchina 14);
ore 20.00 CENA BLU "A-MARE I FRITTI E I
SARDONCINI" presso Bitta, la Locanda del Porto, bar Manganelli;
ore 20.30 VIRUTA Y SUDOR -i burattinai dei beni
comuni (Argentina) - presso SPAZIO NOTTE BLU (banchina 14);
ore 21.00 CENA BLU di PESCE presso Trattoria da
Irma;
ore 22.00 REGGAE E DANCEHALL -dj Alpha e Dj Duke
presso Bar la Rotonda;
ore 22.00 SPETTACOLO PERCUSSIONI E DANZE DAL SENEGAL
presso SPAZIO NOTTE BLU (banchina 14);
ore 22.30 CARMEN CITY BAND concerto (Cantautorato
Gipsy) presso Bar a Onda;
ore 00.00 DETROIT MAFIA SOUND SYSTEM FEAT. SONNY
ALABAMA & TONY PALERMO - presso SPAZIO NOTTE BLU (banchina 14).
Noi
condividiamo la nostra forza nell’organizzare un’iniziativa che abbiamo sempre
immaginato come occasione per parlare alla città di libertà e fratellanza:
legami che ci fanno capire e condividere la rabbia, la disperazione e i sogni di
chi approda al porto per poter determinare come vivere la propria esistenza
cercando di sfuggire a guerre, persecuzioni e povertà.
Oggi
viviamo in tempi nei quali la presa di coscienza della necessità di un
atteggiamento positivo verso la condivisione dei problemi e la loro comune
soluzione è acuita dalle scelte su quelli che usiamo chiamare “beni comuni”.
Bhe
il porto è il nostro bene comune, la nostra identità, la nostra storia. Abbiamo
tantissima voglia di liberarlo dalle orribili reti che ci escludono dalla vista
del mare. Quelle reti che segnano la linea di separazione tra chi è dentro e
chi è fuori dall’Europa. Chi è fuori non ha garantiti i propri diritti. Chi è
dentro, invece, si illude di averne ancora, di diritti. Tanto che l’illusione
continua a crescere e a confondere: da qualche mese si crede che le reti
verranno tolte e il porto verrà finalmente riaperto.
Quest’anno
per non alimentare l’illusione, abbiamo deciso parlare di una città che
accoglie, di storie di rifugiati e di aree pubbliche militarizzate. Insieme con
i locali del porto abbiamo cercato di immaginare come costruire una notte blu
al porto, una notte dal colore del mare, una notte dove intrecciare relazioni
sociali e sentir raccontare storie e musiche di paesi che non sono poi così
lontani.
Ambasciata dei Diritti Marche
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