ORARI DI APERTURA

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Finalmente si parte Sabato 10 Febbraio tutti a Macerata.


Sono stati giorni pesanti quelli trascorsi dall'attentato terroristico compiuto dall'esponente della lega e simpatizzante di Casa Pond Luca Traini, giorni in cui abbiamo dovuto lottare contro i fascisti da un lato ed i poteri forti rappresentati da PD, Anpi,Cgil, Arci, Libera ed il ministro dell'interno Minniti.
Dopo l'attentato della settimana scorsa pensavamo che fosse normale ed automatico dare vita ad una manifestazione nazionale contro il razzismo, il terrorismo ed il fascismo, un automatismo dato dalla gravità dell'evento e dalla consapevolezza che in tanti avrebbero voluto testimoniare la loro vicinanza alle vittime.

In maniera del tutto inaspettata i poteri forti del nostro paese rappresentai dalle sigle di cui sopra hanno invece cercato in tutti i modi di far saltare la manifestazione, prendendo come scusa ufficiale il delirante appello del sindaco di Macerata che invitava tutti a non manifestare ponendo nello stesso piano fascismo e antifascismo. 
Le segreterie nazionali di Anpi, Cgil ed Arci all'unisono hanno annunciato l'annullamento della manifestazione, una manifestazione non indetta da loro che al contrario non è stata mai messa in dubbio dagli organizzatori ne dalla questura di Macerata. Ma la meschinità di tali organizzazioni è andata oltre, infatti grazie all'intreccio con i partiti del governo hanno spinto il ministero dell'interno a prendere una posizione contro l'evento del 10 febbraio a Macerata. Non dimenticheremo mai quella sera in cui abbiamo letto il comunicato di Minniti, in quel momento è stato chiaro che la volontà era quella di schiacciarci ad ogni costo. 
L'Anpi e soci per motivi di opportunità e schieramento avevano deliberatamente scelto che la loro risposta al rigurgito fascista fosse la soppressione di chi avesse praticato l'antifascismo fuori dai loro schemi. Ci era evidente come l'essere delegittimati da queste sigle, l'avversità di tutti i partiti di destra e l'intervento del ministro dell'interno non potesse che creare una condizione di pericolosità senza precedenti.
 Ma avevamo anche una certezza fortissima che ci ha fatto tenere duro, la certezza di essere dalla parte giusta, la consapevolezza che la deliberata scelta di proibire una manifestazione antifascista non solo fosse un gravissimo attentato alla costituzione ma il tradimento più grande che si potesse fare alla resistenza italiana a quei partigiani che hanno dato la loro vita. Saremmo andati avanti anche da soli...
Poi però il giorno dopo ci siamo subito resi conto di non essere per nulla da soli che quelle sigle vuote (ANPI, Cgil, Arci e Libera) in realtà non sono l'espressione vera dei tanti compagni e indipendenti che ne fanno parte. In tantissimi si sono ribellati alle scelte della dirigenza nazionale, prima i circoli Arci subito dopo le sezioni dell'Anpi, poi l'intervento commovente della FIOM e via a seguire in un crescendo esponenziale che ha costretto le autorità a confermare la manifestazione
Alla vigilia della manifestazione siamo pronti, prontissimi il nostro pullman già pieno da giorni, tutti gli altri ci seguiranno in macchina, Macerata non è sola, i nostri compagni non sono soli i nostri amici feriti dall'attentato non sono soli.

Nelle stesse ore in cui ci sarà la manifestazione ci saranno i fascisti di CasaPound ad Ancona, questa volta non ci troveranno ad opporci a loro, sabato scegliamo di essere a Macerata dove più del loro solito corteuccio ridicolo si è palesato il pensiero fascista. Saremo in tanti, portando la nostra ricchezza rappresentata dalla nostra diversità, saremo colorati disordinati, parleremo di libertà, Casa Pound marcerà in fila per tre, in una triste marcia funebre che ben rappresenta il contenuto dei loro cervelli, rispetteranno le loro gerarchie e sputeranno odio su tutti.

Sabato i veri protagonisti saremo noi: Macerata antifascista
La tranquillità è importante ma la libertà è tutto
 

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