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Il clandestino fermato alla frontiera inottemperante all’ordine di allontanamento non commette reato

La sentenza - Un cittadino non comunitario ignora un decreto di "respingimento".
Ma un giudice di Ancona: per esserci reato occorreva l’ "espulsione"
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Il caso nasce dalla storia di E.M., 25 anni, che dopo essere approdato clandestinamente sulle coste italiane, viene arrestato nel giugno 2007 per non aver rispettato l’ordine di allontanamento emesso dal Questore a seguito del decreto di respingimento.

Dopo essersi rivolto all'Ambasciata dei Diritti di Ancona, E.M. viene assistito nel corso del procedimento a suo carico dall'avvocato Paolo Cognini.
La tesi della difesa è che l’imputato non debba essere ritenuto penalmente responsabile del reato: in riferimento al decreto di respingimento, il legislatore omette di configurare il reato di mancata ottemperanza all'ordine di allontanamento.

Giovedì 8 novembre arriva la sentenza del Tribunale Penale di Ancona seguita dal deposito delle motivazioni il 5 dicembre: il giudice ha accolto la tesi difensiva ed ha assolto E.M. "perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato".

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