Oltre mille persone stanno manifestando in questo momento sotto la Regione Marche per dire con forza e determinazione NO al RIGASSIFICATORE API.
Sono presenti anche i lavoratori Api giunti nel capoluogo con pulman organizzati dalla stessa raffineria, la quale ancora una volta utilizza l’arma del lavoro per puri interessi economici giocando con il destino e il futuro della povera gente.
In tutta questa vicenda un ruolo determinante è certamente quello del presidente Spacca che oltre a comprare pagine intere di giornali ha inviato a tutti i consiglieri e rappresentanti politici, lettere in appoggio al progetto della Raffineria.
Ma tutto questo non è certo servito a fermare la determinazione degli oltre mille cittadini contrari al rigassificatore che poco dopo l’inizio del consiglio regionale hanno lanciato in aula mazzette di soldi con il simbolo dell’API questo a dimostrazione di quanto siano forti gli interessi economici e di quanto sia stata meschina e speculatoria tutta l’operazione.
In Regione sono giunti in corteo anche i lavoratori della Fiom che hanno posticipato il loro martedì della collera per sostenere questa battaglia a difesa dei beni comuni e ribadire ancora una volta la contrarietà al RIGASSIFICATORE.
Al momento il consiglio è stato sospeso e probabilmente la giunta regionale riceverà una delegazione ma la giornata è ancora lunga e questa volta nessuno è disposto ad accettare decisioni e imposizioni calate dall’alto ch sono a discapito del territorio, della salute e del nostro futuro.
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