ORARI DI APERTURA

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La legge Salvini genera Insicurezza. La residenza è un diritto #indivisibili

Chiediamo all’amministrazione del Comune di Ancona di procedere all’iscrizione anagrafica delle persone richiedenti asilo con dimora abituale dopo tre mesi nel nostro comune come prevede la normativa vigente e di non applicare erroneamente gli articoli della legge Salvini.
Ricordiamo come la mancata iscrizione anagrafica comporti una grave discriminazione e l'impossibilità di maturare gli anni per esercitare una serie di diritti.
Chiediamo che il comune di Ancona riconosca il diritto all 'iscrizione anagrafica come stabilito dall’art 6, comma 7 del Testo Unico disciplina Immigrazione del 1998 che prevede l’accesso all’iscrizione anagrafica di italiani e stranieri a parità di condizioni.
Visto che l’iscrizione anagrafica dipende da una serie di condizioni che sono: la sussistenza di documenti che attestino la stabilità della dimora e la documentata regolarità del soggiorno.
Considerato inoltre che l’art.2 della L.n. 1228/1954 prevede che “...E’ fatto obbligo ad ognuno di chiedere per sè e per le persone sulle quali esercita la patria potestà o la tutela, la iscrizione nell’anagrafe del Comune di dimora abituale...” ed il mancato adempimento a tale obbligo viene espressamente sanzionato con ammenda.
Chiediamo di disobbedire alla legge Salvini in merito alla registrazione anagrafica e di sottrarsi alla deriva autoritaria che criminalizza i richiedenti protezione umanitaria e che sovrappone la sicurezza urbana, i flussi migratori e la riorganizzazione della gestione dell’ordine pubblico.
Chiediamo che sia indicato all’Anagrafe il percorso che ripristini in maniera formale il diritto alla residenza così da disinnescare il meccanismo perverso che sta producendo odio sociale e guerra tra poveri.

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