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Appello e sconcerto per la vergogna dell'infanzia violata ai porti italiani

A Patrasso la situazione è drammatica! Decine e decine di minori soli e in fuga dall'Afganistan vivono per strada, senza alcun tipo di tutela, senza nessuna assistenza, senza che alcuna istituzione se ne curi, braccati e scacciati dalla polizia, e spesso picchiati.

La Comunità Papa Giovanni XXIII a seguito di un viaggio che ci ha visto condividere per alcuni giorni la vita dei profughi e dei rifugiati afgani a Patrasso in Grecia denuncia con profondo sdegno alla stampa e a tutte le istituzioni politiche nazionali ed europee la gravissima ed inaccettabile situazione dei profughi e richiedenti asilo ed in particolare la situazione dei bambini e ragazzini, minori non accompagnati.

A Patrasso la situazione è drammatica! Decine e decine di minori soli e in fuga dall'Afganistan vivono per strada, senza alcun tipo di tutela, senza nessuna assistenza, senza che alcuna istituzione se ne curi, braccati e scacciati dalla polizia, e spesso picchiati. Le loro esperienze di questa vita clandestina e bestiale sono raccapriccianti: molti arrivano con le navi in Italia aggrappati ai camion ma scoperti ai controlli sono respinti indietro senza poter dire o far nulla; c'è chi è già al 3° 4° respingimento.

La periferia pullula di alloggi di fortuna, nelle baracche di stracci, legni e plastica, nei vecchi vagoni ferroviari e nei parchi pubblici. Nella zona del porto tutte le sere si ammucchiano migliaia di giovani e minorenni afghani, tutti a sfidare la polizia in assetto di guerra, attaccati alle cancellate del porto-blindato per gli immigrati- all'inseguimento di un sogno che prima o poi, quando Dio vorrà , si avvererà: iniziare una vita normale in un paese normale senza guerre e persecuzioni.

E' intollerabile e sconvolgente che nel cuore dell'Europa si consumino alla luce del sole e nella normalità e nell'indifferenza più totale delle istituzioni queste tragedie umane di bimbi e ragazzini! L'Italia accolga i minori ai porti e ponga fine all' indegnità di questi respingimenti odiosi!

Nell'Europa degli Stati firmatari della Convenzione dei diritti dell'Infanzia (UN 1989), del Trattato sull'Unione Europea, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Risoluzione Consiglio D'Europa 26.06.1997 e delle Direttive 2001/55/CE e 2003/9/CE e delle specifiche Raccomandazioni del Consiglio d'Europa ( n.1703/2005 -e CM/ Rec(2007)9 ) per la protezione e assistenza dei minori migranti non accompagnati, è inconcepibile assistere, vedere adulti e bambini che cercano protezione dalla guerra e dalla persecuzione trattati come animali fastidiosi da vessare scacciare e braccare, costretti ad afferrare una speranza di vita agganciati sotto il motore di un tir!

Facciamo appello alle autorità italiane ad ogni istituzione, nazionale ed europea, e a tutta la società civile affinchè cessi la vergogna di questa infanzia violata, si garantisca a questi minori la possibilità di chiedere asilo ai porti di arrivo in Italia cessando la pratica odiosa, silenziosa e massiccia dei respingimenti sulle navi e affinchè questi ragazzini vengano al più presto dignitosamente assistiti e protetti!

Rete supporto Afgani

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