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Ancona "la legge del mare"


Apprendiamo con piacere la notizia dell'approdo nel porto dorico della nave Costa Magica con a bordo pazienti Covid-19, non perché sia battente bandiera italiana, ma in quanto crediamo che in mare vada rispettata primariamente una legge: quella che obbliga al soccorso.

Giuridicamente sono ben quattro le convenzioni internazionali - tutte sottoscritte dall’Italia - che costituiscono il diritto del mare ; questo insieme di regole e di codici di condotta obbligano nel modo più sollecito al soccorso e alla salvaguardia delle persone che devono sbarcare a terra e vivere in un luogo sicuro.

Da anni registriamo la violazione di tali norme e, soprattutto negli ultimi due, assistiamo ad una battaglia spietata contro le navi soccorso delle ONG che soccorrono in mare testimoniando tristemente la sorte delle tante morti che rischiano di rimanere senza testimonianza.

Anche con la pandemia gli sbarchi non si sono fermati, soprattutto dalla Libia e dalla Turchia verso l'Europa; i giorni scorsi diverse imbarcazioni partite dalla sponda sud del Mediterraneo sono riuscite ad arrivare in diverse località italiane, il 6 aprile la Alan kurdi soccorre 156 persone, ma gli viene negato un porto di sbarco sia dall'Italia sia da Malta dichiaratesi "porti non sicuri" e poi il giorno di Pasqua, l'ennesimo naufragio annunciato dalla piattaforma Alarm Phone fra Tripoli e Malta.
Il 7 aprile scorso a firma dei Ministri Speranza, Lamorgese e De Micheli si decreta che per l'intera durata dell'emergenza sanitaria l'Italia non é più porto sicuro per i salvataggi effettuati nell’area SAR da navi battenti bandiere straniere, dimenticando ancora una volta che il soccorso in mare é un obbligo.
Qualcuno però ha fatto giustamente notare che “possono essere adottati protocolli sanitari per evitare il contagio e tutelare il diritto alla salute senza contravvenire a nessuna legge internazionale.”

Sulla linea delI'Italia altri governi europei stanno usando la pandemia per giustificare condotte illegali come l’omissione di soccorso e la chiusura dei porti alle navi.
Ancona con il suo golfo naturale ha costituito un riparo sicuro ai naviganti sin dall'antichità e pertanto dovremmo sempre tenere a mente una sola legge: quella del mare che non abbandona mai nessuno alla deriva.

Ancona, 23 aprile 2020.

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