Comunicato stampa dell'assemblea educatori ed educatrici delle marche dell'8 aprile 2020 per il #reddito di quarantena.
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L'emergenza sanitaria ha reso evidente la strutturale precarietà di educatori ed operatori sociali anche nella nostra regione. La loro condizione lavorativa è infatti il risultato del processo di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi alla persona che ha caratterizzato questo paese negli ultimi venti anni.
Vogliamo innanzitutto sottolineare il valore sociale del nostro lavoro, rivolto ai soggetti più deboli della società, rivendicando, oggi più che mai, diritti e tutele che finora ci sono stati negati. Se i servizi di assistenza alle persone fragili sono essenziali, anche le condizioni di lavoro, in termini di sicurezza e dignità di chi se ne occupa, devono esserlo.
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L'emergenza sanitaria ha reso evidente la strutturale precarietà di educatori ed operatori sociali anche nella nostra regione. La loro condizione lavorativa è infatti il risultato del processo di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi alla persona che ha caratterizzato questo paese negli ultimi venti anni.
Vogliamo innanzitutto sottolineare il valore sociale del nostro lavoro, rivolto ai soggetti più deboli della società, rivendicando, oggi più che mai, diritti e tutele che finora ci sono stati negati. Se i servizi di assistenza alle persone fragili sono essenziali, anche le condizioni di lavoro, in termini di sicurezza e dignità di chi se ne occupa, devono esserlo.