ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

Contrasto al terrorismo e allontanamento di cittadini dell’Ue per motivi imperativi di pubblica sicurezza

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge presentato dal ministro Amato
Sono due i provvedimenti adottati, su proposta del ministro dell'Interno Giuliano Amato, dal Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2007. Il primo è uno schema di decreto legge recante 'misure urgenti in materia di espulsioni e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza'. Il secondo è uno schema di decreto legislativo corretivo del decreto n. 30 del febbraio 2007 recante attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. L'insieme dei due decreti ripropone, in sostanza, i contenuti del decreto originario sugli allontanamenti così come era stato approvato dal Senato, ma senza la citazione sbagliata del Trattato di Amsterdam e con l'aggiunta di norme che riguardano l'espulsione dei sospetti terroristi.

"Nello schema di decreto legge - ha detto Amato - si trovano in primo luogo norme legate all'espulsione di sospetti terroristi, perchè con il 31 dicembre 2007 vengono a scadere alcune norme del cosidetto decreto Pisanu". "Una di queste norme in particolare - ha aggiunto il responsabile del Viminale - prevedeva che il ministro dell'Interno potesse espellere, per sospetto terrorismo, con provvedimento dotato di effetto immediato e non soggetto a convalida giudiziaria". "Noi abbiamo reso permanenti quelle norme, ma abbiamo anche introdotto la convalida del giudice monocratico per rendere la procedura più garantista".

Sul confronto tra il decreto legge approvato il 1 novembre e quello varato nell'odierna riunione del Consiglio dei Ministri, il responsabile del Viminale ha rilevato che "l'unica area di sovrapposizione tra il decreto approvato oggi e il precedente è quella relativa all'allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza, ed è una sovrapposizione che riguarda il tema e non le norme". "Si tratta - ha spiegato il ministro - di decreti formalmente e sostanzialmente diversi e di norme diversamente strutturate".

Nel corso della conferenza stampa il Ministro ha, peraltro, illustrato alcuni dati relativi all'andamento semestrale della criminalità in Italia e alle azioni di contrasto attivate dal Governo. "I dati segnalano una complessiva diminuzione dell'andamento della criminalità in diversi ambiti, particolarmente sottolineata nel secondo semestre del 2007 che si va riavvicinando al secondo semestre del 2005". "Ora abbiamo - ha dichiarato il ministro - una significativa diminuzione. Ho dei dati che mi portano a valutare positivamente l'effetto dei provvedimenti adottati nel corso dell'anno".
E citandone due in particolare ha dichiarato che "dopo l'entrata in vigore del decreto Raciti c'è stata una diminuzione media del 30% dei feriti sia tra le forze dell'ordine sia tra i cittadini, con un aumento degli arresti e una riduzione dei reati connessi. E dopo l'entrata in vigore del decreto legge che ha modificato il codice della strada, ad agosto, c'è stato un aumento in quattro mesi dei controlli di oltre il 400%".
"Oso pensare - ha concluso il ministro - che nei confronti della criminalità in genere, abbiano funzionato anche i patti sulla sicurezza firmati con le città".

Il testo del decreto legge

per maggiori approfondimenti : www.meltingpot.org




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Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina

Accordo Italia – Libia

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato , e il ministro degli Esteri libico, Abdurrahman Mohamed Shalgam, hanno siglato il 28 dicembre 2007 a Tripoli un Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina. In base all'intesa le due parti intensificheranno la collaborazione nella lotta contro le organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina. L'accordo prevede, in particolare, l'organizzazione di pattugliamenti marittimi congiunti davanti alle coste libiche. In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente la partenza dei natanti e bloccare il tragico traffico degli esseri umani. Il Governo italiano si impegna, altresì, a sostenere con l'Unione europea i programmi di cooperazione con la Libia, con particolare riferimento ai controlli sull'immigrazione clandestina.

I contenuti dell’accordo

Per maggiori approfondimenti: http://www.meltingpot.org/articolo11859.html

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Decreto legislativo n. 30/2007

Nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2007 sono stati adottati, tra gli altri i seguenti provvedimenti. Su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro dell’interno, Giuliano Amato , e’ stato approvato uno schema di decreto legislativo (da sottoporre al parere delle Commissioni parlamentari) che modifica la disciplina di recepimento delle norme comunitarie sul diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri (decreto legislativo n. 30 del 2007). Le modifiche si sono rese necessarie al fine di adeguare la normativa sugli allontanamenti di cittadini comunitari alle esigenze di celerità ed effettività della loro esecuzione in caso di comportamenti gravi e per motivi imperativi di pubblica sicurezza; tra le disposizioni modificate vi è la disciplina relativa alla dichiarazione di presenza sul territorio nazionale, la necessità che le fonti di reddito siano dimostrabili e, ovviamente, lecite, la cancellazione anagrafica in caso di allontanamento per motivi di sicurezza, l’obbligo di consegna di un attestato di ottemperanza all’ingiunzione di lasciare il territorio nazionale. (Relazione illustrativa, relazione tecnica e analisi d’impatto sulla regolamentazione )
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Si estende lo spazio Schengen a 24 Paesi

Dal 21 dicembre 2007 l'Estonia, la Lituania, la Lettonia, Malta, la Polonia, la Repubblica ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l'Ungheria sono entrate nello spazio Schengen, 'allargando' la frontiera orientale dello spazio Schengen a 4.278 km. Ventiquattro Paesi in contatto senza frontiere interne è un risultato senza precedenti nella storia.

Dopo l'allargamento tutti i cittadini dello spazio Schengen allargato potranno infatti viaggiare più rapidamente e più facilmente, dalla penisola iberica agli Stati baltici e dalla Grecia alla Finlandia, ma anche a Norvegia e Islanda (Paesi extra-Ue), senza essere controllato alle frontiere. Questo fatto è un simbolo dell'Europa unita e sottolinea il diritto fondamentale dei cittadini europei di circolare liberamente.

Le famiglie, i parenti e gli amici che vivono su lati diversi di una frontiera potranno rendersi visita più facilmente, scompariranno le code ai valichi di frontiera, le regioni frontaliere si svilupperanno assieme, aumenterà il turismo.

Gli Stati membri garantiscono il controllo delle frontiere esterne a nome di tutti gli altri e rilasciano visti validi per l'intera zona Schengen; il loro controllo si estende, nel quadro del Sistema d'informazione Schengen (SIS), anche ai cittadini di paesi terzi.

Gli accordi di Schengen


Il comunicato della Commissione UE

Sintesi della legislazione: lo spazio e la cooperazione Schengen

Il significato di Schengen per i cittadini europei

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Accordo Italia - Romania

Firmato il 20 dicembre 2007 a Bucarest dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e dal ministro del Lavoro romeno Paul Pacuraru un accordo di collaborazione tra Italia e Romania. L'obiettivo perseguito è l'innalzamento della qualità della vita dei romeni, rom inclusi, e il contenimento dei flussi migratori nel nostro paese. L'intesa prevede la realizzazione di progetti, anche congiunti, e l'utilizzo di fondi nazionali e comunitari. I progetti avranno carattere multidisciplinare e riguarderanno non solo il lavoro ma anche l'educazione e l'abitazione.

Fonte: Ministero dell’Interno

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Trattato di Lisbona

Firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007 il nuovo Trattato dell'Unione europea, sottoscritto dai 27 Capi di Stato e di Governo europei . Approfondimento

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Alla vigilia della firma del Trattato di Lisbona, il 12 dicembre 2007 , i presidenti di Parlamento, Commissione e Consiglio UE hanno firmato solennemente la Carta dei diritti fondamentali che lo stesso trattato rende vincolante.

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Il 13 dicembre 2007 , nell'ultima giornata di plenaria, i deputati hanno approvato una risoluzione sulla recrudescenza delle varie forme di estremismo in Europa. La risoluzione condanna i recenti attacchi di odio e razzismo e esprime solidarietà alle vittime e ai familiari. Nel testo si insite sulla necessità di combattere ogni estremismo, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali e dei principi legali primari. I deputati hanno anche chiesto di negare il finanziamento pubblico a quei partiti politici che incitano all'odio o discriminano sulla base della razza, religione, disabilità, orientamento sessuale o nazionalità. Gli eurodeputati hanno chiesto nuove leggi antirazziali e campagne d'informazione adeguate per sensibilizzare l'opinione pubblica, oltre a un maggior sostegno alle ONG e alla società civile nel suo impegno a favore dei valori democratici, della dignità dell'uomo, dell'inclusione sociale e del dialogo interculturale.

Sono state, infine, votate due ulteriori Risoluzioni : la Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo tra la Comunità europea e il Consiglio d'Europa sulla cooperazione tra l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali e il Consiglio d'Europa (COM(2007)0478 – C6-0311/2007 –2007/0173(CNS)) e la Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2007 sul dialogo per i diritti umani e sulle relazioni UE-Cina.

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Da Ancona a Genova per ricordare il G8

SABATO 17 NOVEMBRE -Da Ancona a Genova per ricordare il G8
Nel 2001 siamo partiti in tanti da Ancona e abbiamo partecipato alla grande manifestazione di Genova contro il G8 tra le 10.000 persone che sono partite dallo stadio Carlini.
Quel giorno abbiamo subito cariche pesantissime quando ancora stavamo percorrendo il percorso che era stato autorizzato. Lì, dopo poco è caduto a terra Carlo Giuliani, un ragazzo che era tra noi.
Oggi, con la richiesta di 225 anni di carcere da parte dell'accusa, si chiude il processo ai 25 capri espiatori tra i centinaia di migliaia che manifestarono contro il G8 nel Luglio 2001.
Si vuole riscrivere la storia attraverso il diritto di guerra, la stessa guerra scatenata sulle strade di Genova alla quale in migliaia opposero l'esercizio del diritto di resistenza. "E' da quelle strade, è da Via Tolemaide che dobbiamo riprendere a riscrivere la nostra storia, la storia viva dei movimenti che parla di giustizia e dignità".
L’Ambasciata dei Diritti organizza la partenza da Ancona per partecipare alla manifestazione
Prenotazioni: – mail:
info@glomeda.org tel. 340/3059657
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DECRETO FLUSSI 2007

Decreto flussi 2007, alcune anticipazioni
Firmato il Decreto, ma per l’entrata in vigore bisogna attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
3 novembre 2007
"Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2007"

In attesa della pubblicazione definitiva sulla Gazzetta Ufficiale, alcune anticipazioni - non ancora confermate - riguardanti la procedura:
Le domande potranno essere presentate a partire dai quindici giorni successivi alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta, a seconda del settore di impiego (cfr. art. 7)
Si potrà compilare la domanda da qualunque computer con accesso a internet e dallo stesso computer si dovrà spedire la richiesta (inoltrata automaticamente agli uffici di competenza), non ci saranno più moduli cartacei
Si dovrà accedere a un apposito sito (non ancora disponibile) gestito dal ministero dell’Interno e registrarsi con i propri dati;
la richiesta di registrazione sarà confermata con una mail contenente un link;
cliccando sul link la registrazione verrà eseguita;
si dovrà scaricare un programma che consentirà di compilare il modello informatico (il modello di nulla osta al lavoro, ad esempio, sarà di 15 pagine e con campi corrispondenti a quelli del modulo cartaceo);
il modello informatico viene compilato off-line (quindi senza essere necessariamente collegati a internet);
Potranno essere spedite contemporaneamente più domande (massimo 5 per i privati, nessuna limitazione per i soggetti autorizzati come ad esempio le associazioni di categoria);
Sarà stilata una graduatoria delle domande valide inviate in base all’orario di invio (precisione al millesimo di secondo);
le domande spedite in contemporanea dallo stesso soggetto avranno un ordine di graduatoria progressivo;
per ogni domanda presentata arriverà una mail di conferma che recherà i dati del richiedente e dell’eventuale operatore che ha inoltrato la richiesta.

Articolo 1 1. In via di programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2007, sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri non comunitari, entro una quota massima di 170.000 unità da ripartire tra le Regionie le Province autonome a cura del ministero della Solidarietà sociale.
Articolo 2 1. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1, sono ammessi in Italia,per motivi di lavoro subordinato non stagionale, 47.100 cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria, così ripartiti: a) 4.500 cittadini albanesi; b) 1.000 cittadini algerini; c) 3.000 cittadini del Bangladesh; d) 8.000 cittadini egiziani; e) 5.000 cittadini filippini; f) 1.000 cittadini ghanesi; g) 4.500 cittadini marocchini; h) 6.500 cittadini moldavi; i) 1.500 cittadini nigeriani; l) 1.000 cittadini pakistani; m) 1.000 cittadini senegalesi; n) 100 cittadini somali; o) 3.500 cittadini dello Sri Lanka; p) 4.000 cittadini tunisini; q) 2.500 cittadini di altri Paesi non appartenenti all’Unione europea che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione.
Articolo 3 1. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1, sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale, i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero provenienti dai Paesi non elencati all’articolo 2, entro una quota di 110.900 unità così ripartite: a) 65.000 ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona; b) 14.200 ingressi per il settore edile; c) 1.000 ingressi per dirigentio personale altamente qualificato; d) 500 ingressi per conducenti, muniti di patente europea, per il settore dell’autotrasporto e della movimentazione di merci; e) 200 ingressi per il settore della pesca marittima; f) 30.000 ingressi per i restanti settori produttivi.
Articolo 4 1. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1,è autorizzata la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di: a) 3.000 permessi di soggiorno per studio; b) 2.500 permessi di soggiorno per tirocinio; c) 1.500 permessi di soggiorno per lavoro stagionale. 2. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1,è riservata una quota di 1.500 ingressi ai cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato i programmi di formazione e di istruzione nel Paese di origine ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. In caso di esaurimento della predetta quota, sono ammessi ulteriori ingressi sulla base di effettive richieste di lavoratori formati ai sensi del citato articolo 23 e dell’articolo 34 del Dpr 31 agosto 1999, n. 394.
Articolo 5 1. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1, è consentito l’ingresso di 3.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, per motivi di lavoro autonomo, appartenenti alle seguenti categorie: ricercatori, imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati.2. All’interno della quota di cui al comma 1, sono ammesse, sino a un massimo di 1.500 unità, le conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi di soggiorno per lavoro autonomo.
Articolo 6 1. Nell’ambito della quota di cui all’articolo 1, per l’anno 2007 sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, entro una quota di 500 unità, lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, Uruguay e Venezuela.
Articolo 7 1. I termini per la presentazione delle domande ai sensi del presente decreto decorrono: a) per i lavoratori provenienti dai Paesi indicati all’articolo 2, dalle ore 8.00 del quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto sulla "Gazzetta Ufficiale" della Repubblica italiana; b) per i lavoratori provenienti dai Paesi diversi da quelli indicati dall’articolo 2: 1) dalle ore 8.00 del diciottesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto, per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona; 2) dalle ore 8.00 del ventunesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto, per tutti i restanti settori.2. Nel limite della quota complessiva di cui all’articolo 1, sono ammesse le domande di nulla osta al lavoro presentate entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla "Gazzetta Ufficiale" della Repubblica italiana.
Articolo 8 1. Trascorsi sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla "Gazzetta Ufficiale " della Repubblica italiana, qualora vengano rilevate quote significative non utilizzate, le quote stabilite nel presente decreto, ferma restando la quota massima di cui all’articolo 1, possono essere diversamente ripartite sulla base delle effettive necessità riscontrate sul mercato.

Documento a cura del Progetto Melting Pot Europa web site: http://www.meltingpot.org/
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SPAZIO LIBERO - COMUNICATO DI RISPOSTA A BUGARO

In risposta all'articolo pubblicato il 06 novembre 2007

Caro “forzista” è buona educazione, intelligenza e anche cultura civile e soprattutto associativa conoscere approfonditamente persone, associazioni e progetti prima di esprimere qualsiasi giudizio.
Tanto per informazione vogliamo mettere in evidenzia alcune attività da noi svolte:
l'Ambasciata dei diritti di Ancona assieme alla Polisportiva Antirazzista Assata Shakur e Ya Basta Marche aderiscono al Tavolo Regionale di partecipazione attiva sui diritti di uguaglianza dei cittadini immigrati residenti nelle Marche nel quale abbiamo presentato le proposte di modifica ed integrazione della legge regionale 02 marzo 1998, n. 2 in materia di immigrazione e la proposta di intervento sulla legge regionale 22/07/1997, n. 44 in materia di edilizia residenziale pubblica adottata con Delibera di giunta regionale n. 538 del 28 maggio 2007;
Nella sede della II Circoscrizione di Ancona è stato organizzato un corso gratuito di formazione e aggiornamento sulla disciplina dell'immigrazione e dell'asilo in Italia della durata di 1 mese al quale hanno partecipato il CIR, il Centro Servizi Volontariato, Volontari della Croce Verde, Psicologi per Minori a Rischio, Mediatori Culturali, Avvocati e dipendenti di enti locali.
Nel 2006, contattati dall’Istituto Psicoanalitico per le ricerche sociali di Roma abbiamo organizzato sempre nei locali della II Circoscrizione un Focus Group che prevede la partecipazione di 8 immigrati della Provincia di Ancona che hanno rilasciato interviste in merito al loro inserimento e alla presenza di fenomeni di discriminazione nel nostro territorio;
Da anni insieme ad altre associazioni abbiamo iniziato a sensibilizzare l'opinione pubblica ed i comuni per incentivare la raccolta differenziata, opponendoci alla costruzione di dannosi inceneritori che producono tanto beneficio solamente nelle tasche di pochi.
Allo stesso modo ci siamo interessati della Quadrilatero Spa smascherando e denunciando più volte la frode che si nasconde sotto, ed essendo la nostra un associazione di base, abbiamo criticato sia il precedente governo che l'ha inventata sia l'attuale che la ripropone.
Abbiamo ripulito la città togliendo tutti i manifesti xenofobi;
Abbiamo organizzato iniziative di raccolta fondi per fornire PC e connessioni ad un centro giovanile a Buenos Aires e per la costruzione di infrastrutture di prima necessità (impianto idrico e Erbolario) per il villaggio Realidad in Chiapas;
Abbiamo organizzato iniziative antirazziste nella città e nello stadio di Ancona coinvolgendo comunità di migranti provenienti da tutta la Regione.
Oltre a queste vicende locali abbiamo partecipato a manifestazioni contro la guerra ed in solidarietà con la popolazione vicentina che si oppone alla costruzione della base militare.

In riferimento ai fatti di Via Urbino, teniamo a precisare che la nostra è stata un'azione dimostrativa attuata per sensibilizzare e accelerare gli estenuanti iter burocratici in atto da oltre un anno.
Certamente se la nostra doveva essere un'azione di forza, non avremmo sicuramente cercato di metterci subito in contatto con l'amministrazione comunale per trovare un punto di incontro e non saremo usciti dall'immobile e accettato di continuare il nostro presidio nel giardino esterno.
Infine per tranquillizzare tutti e smentire chi vuole trarre risalto politico da ogni circostanza, nei prossimi giorni dopo esserci confrontati con l'amministrazione comunale provvederemo a fornire in dettaglio il progetto dei locali di Via Urbino, 18.
Ass. Ambasciata dei Diritti Ancona
Ass. Polisportiva Antirazzista Assata Shakur
Ass. Libera.Mente
Collettivo Studentesco Metropolis
Ass. Ya Basta
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LIBERO SPAZIO ALLE ASSOCIAZIONI

Finalmente dopo tante attese oggi abbiamo appreso che nella giornata di ieri è stata ratificata in giunta la richiesta di assegnazione degli spazi dello stabile ex-Telecom di Via urbino 18 per i quali era in corso da più di un anno la trattativa con l'amministrazione Comunale.
La concessione rispecchierà fedelmente il nostro progetto che si basava sull'assegnazione e utilizzo per le nostre associazioni della metà dello stabile più la creazione di una sala dibattito per la capienza di un centinaio di persone e la restante parte ad altre associazioni che devono comunque essere in linea con il progetto globale.

L'assessore Stecconi e il Geom. Di Berardino, come già stabilito nell'incontro in comune di lunedì in presenza del Sindaco Sturani e vicesindaco Simonetti, hanno ribadido l'impegno a presentare entro 15 gg. il piano dei lavori e dei costi e di procedere subito con l'avvio delle opere di manutenzione che dovranno essere ultimate per gennaio 2008.

L'ambasciata dei diritti, l'associazione Libera.Mente, il collettivo studentesco Metropolis, YaBasta Marche e la polisportiva antirazzista Assata Shakur, soddisfatte degli obiettivi raggiunti, ritengono fondamentali per lo sblocco della situazione l'iniziative intraprese in questi giorni dall' occupazione dello stabile alla successiva trattativa con l'amministrazione comunale alla decisione di non utilizzare l'immobile ma rimanere in presidio nel giardino.

In forma di tutela e di garanzia degli accordi presi e per monitorare lo stato e i tempi dei lavori, le 5 associazioni nella riunione di ieri sera (martedì 30 ottobre) hanno deciso di mantenere comunque un presidio di una o due volte a settimana nel giardino affinchè l'immobile non verrà ufficialmente consegnato.

Un ringraziamento particolare va a tutte le numerosissime persone che in questi giorni ci hanno sostenuto e ci sono state affianco


Il nostro progetto:
PUNTI CHIAVE - lo spazio sarà: Autonomo e Autogestito, Antifascista, Anti-razzista, Apartitico, di Ripudio alla guerra, di Democrazia partecipativa, di Difesa del territorio;
IL NOME: sarà identificativo del luogo dove si svolgeranno le attività e non rappresentativo delle associazioni e degli avvenimenti;
OBIETTIVI:
- creare uno spazio aperto e fruibile da tutti (bambini, anziani, migranti ecc.);
- far diventare lo spazio un luogo di aggregazione, aperto all'espressione e alla progettualità;
- coinvolgere tutta la cittadinanza a partecipare attivamente sulle scelte del nostro territorio;
- creare una cultura basata sull'antirazzismo;
- incentivare e diffondere prodotti free e software open source per far sì che tutti abbiamo libero accesso all'istruzione, all'informazione e all'informatizzazzione;
- promuovere, proporre e diffondere economie e politiche ambientaliste;
- incentivare e diffondere la pratica dello sport come elemento di aggregazione;
- contrastare ogni forma di repressione e proporre reali soluzioni alle problematiche sociali.
COSA FAREMO:
- sportelli informativi e di consulenza legale gratuita (già attivo con l'ambasciata dei diritti);
- sala multimediale;
- allestimento di mostre;
- proiezioni;
- incontri e dibattiti;
- istituzione di tavoli di confronto con i cittadini e con gli enti locali;
- corsi e aggiornamenti;
- organizzazione di iniziative ed eventi sportivi;
- realizzazione di eventi antirazzisti.
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SPAZIO LIBERO- INCONTRO IN COMUNE

Questa mattina una delegazione si è incontrata in Comune con il Sindaco Sturani, il Vicesindaco Simonetti, l'Assessore al Bilancio Stecconi e il Geometra Di Berardino per discutere in merito all'occupazione dello stabile di Via Urbino 18 dove è in corso, dopo un accordo con il Vicesindaco, un presidio permanente nel giardino che si protrarrà sino a martedì 30 ottobre data in cui la Giunta Comunale deciderà se assegnarci o meno i locali.
L'incontro si è svolto serenanamente ed è servito soprattutto per illustrare in dettaglio al Sindaco l'iter che stiamo portanto avanti da più di un anno e il progetto elaborato per lo spazio che oltre a coinvolgere le associazioni interne è fondato principalmente a relazionarsi e ad aprirsi al quartiere e a tutti i cittadini.
E' stato verificato su carta il progetto e valutati i lavori che devono essere effettuati internamente che riguardano principalmente la messa a norma dell'impianto elettrico e di riscaldamento.
Come da sempre, abbiamo ribadito che è nostra intenzione regolarizzare la posizione e stipulare da subito un contratto di locazione.
Riteniamo che l'incontro sia andato bene pertanto speriamo che l'esito di decisione della Giunta sia positivo.
Nel frattempo le 5 associazione questa sera saranno in riunione nello Spazio Libero per decidere come proseguire.

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