ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

IN CAMMINO VERSO LA CARTA DI LAMPEDUSA

L’Ambasciata dei Diritti Marche è una delle organizzazioni che promuove la Carta di Lampedusa. Alla prima webconference realizzata grazie alla piattaforma messa a disposizione da Global Project (www.globalproject.info) oltre settanta associazioni, collettivi, piccole e grandi organizzazioni, hanno partecipato ad uno straordinario momento di discussione ed elaborazione collettiva.
Al centro del dibattito l’incontro a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio del prossimo anno.
Una necessità impellente, come hanno ribadito i diversi interventi, dettata da ciò che è accaduto il 3 ottobre con la tragedia di Lampedusa, dalla necessità di mettere fine alle morti nel Mediterraneo, ma anche e soprattutto dalla consapevolezza che quella tragedia ha richiamato anche i movimenti a rimettersi in gioco.
Perché il 3 ottobre ha certamente messo in crisi la legittimità delle politiche europee in materia di immigrazione, ma al tempo stesso, come accade con l’operazione Mare Nostrum, ha aperto al rischio che quegli stessi avvenimenti vengano utilizzati ancora una volta dalla politica per riaffermare le sue strategie, fatte di pattugliamenti e militarizzazione, di uso del confine per costruire cittadinanza gerarchica e diritti differenziati.
Ecco perché i movimenti sono richiamati a mettersi in cammino: per riempire quello spazio, per non lasciare che tutto rimanga uguale a prima, perché il 3 ottobre sia un punto di svolta per il cambiamento.
La Carta di Lampedusa, non sarà una nuova organizzazione, ma un patto, un manifesto, una dichiarazione, una convergenza di intenti: una fonte di diritto dal basso, non dato, ma legato all’immediata necessità di difenderlo e conquistarlo.
A breve, attraverso un docuwiki inizierà un percorso di scrittura collettiva della proposta da discutere sull’isola: una dichiarazione di ampio respiro, che guarda oltre le questioni specifiche perché è impossibile segmentare le diverse dimensioni che hanno a che vedere con l’Europa e le sue frontiere, ma capace di perseguire immediatamente anche l’obbiettivo.
L’istituto del confine, il diritto d’asilo e le possibilità di circolare liberamente dentro e fuori l’Europa sono indissolubilmente legati ai diritti di cittadinanza, allo sfruttamento, alle discriminazioni che proprio all’interno dell’Europa si ripresentano come confini imposti nuovamente a chi li ha attraversati producendo una cittadinanza, per tutti, gerarchizzata e impoverita.
Per questo a gennaio si discuterà di frontiere e della loro militarizzazione, di cooperazione ed accordi con gli “Stati Terzi”, di diritto d’asilo e di accoglienza, di circolazione europea (Shengen-Dublino-Direttiva/38) e detenzione dei migranti, di sfruttamento e discriminazioni, di Bossi Fini e di burocrazia del dispresso, di diritti di cittadinanza e del loro allargamento a partire da tanti no, che senza ambiguità è venuto il tempo di dire e di ordinare quasi come rappresentassero l’immediata applicazione della carta di Lampedusa, i primi obbiettivi su cui lavorare affinché questa fonte di diritto costruita dal basso possa affermarsi.
L’appuntamento ora è per i primi giorni di gennaio quando si riunirà nuovamente online l’assemblea per la costruzione della Carta di Lampedusa.

Per info: ambasciata@glomeda.org

Nessun commento: