COMUNICATO STAMPA Assemblea Permantente NO CENTRALI API
Venerdì 30 gennaio 2009 sono stati consegnati alla Regione Marche i risultati definitivi relativi alla prima parte dello studio epidemiologico, riguardante i casi di decesso per tumori del sistema emolinfopoietico nei comuni di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano nel decennio 1994 – 2003.
L’indagine sanitaria, condotta dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con l’ARPAM, ha studiato i rischi relativi alla comparsa di leucemie e linfomi in relazione ai tempi di permanenza delle persone in prossimità della raffineria API partendo da una ipotesi basata su informazioni note: dalle raffinerie vengono emessi gas, ed in particolare il benzolo che è un noto cancerogeno. Nel Rapporto consegnato il 30 Gennaio 2009, si è ulteriormente approfondita la tendenza di maggior rischio di mortalità sulla componente femminile, consentendo di individuare dati statisticamente significativi per il sottogruppo di popolazione che per più tempo – ad esempio 10 anni – è stato costretto dalle condizioni di vita e lavorative a stare in casa (casalinghe, disoccupati in genere, pensionati). In sintesi si è stabilito che chi più risiede in modo stanziale nelle vicinanze della raffineria più è esposto al rischio di mortalità per leucemie; per questo sottogruppo di popolazione quindi, non si parla più solo di un rischio certo da quantificare bensì di un dato anche statisticamente significativo. Per questo il dottor Micheli dell’Ist. Naz. Tumori e gli epidemiologi dell’ARPAM hanno ritenuto di poter concludere che “occorre ridurre l’entità dell’esposizione al rischio presente su questa area e garantire la sorveglianza ambientale e sanitaria nel tempo”. Alla luce di tutto ciò i cittadini riuniti in Assemblea Permanente NO CENTRALI API convocano il prossimo incontro per Giovedì 5 febbraio alle ore 21:30 presso il Centro Pergoli a Falconara Marittima.Occorre far si che le istituzioni e gli organismi sanitari regionali e provinciali facciano uno sforzo collettivo per capire che in questa area è successo qualcosa di grave e si attivino affinché si concretizzi un serio e tempestivo piano di riduzione delle emissioni inquinanti che oggi gravano su Falconara ed i comuni limitrofi.
Venerdì 30 gennaio 2009 sono stati consegnati alla Regione Marche i risultati definitivi relativi alla prima parte dello studio epidemiologico, riguardante i casi di decesso per tumori del sistema emolinfopoietico nei comuni di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano nel decennio 1994 – 2003.
L’indagine sanitaria, condotta dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con l’ARPAM, ha studiato i rischi relativi alla comparsa di leucemie e linfomi in relazione ai tempi di permanenza delle persone in prossimità della raffineria API partendo da una ipotesi basata su informazioni note: dalle raffinerie vengono emessi gas, ed in particolare il benzolo che è un noto cancerogeno. Nel Rapporto consegnato il 30 Gennaio 2009, si è ulteriormente approfondita la tendenza di maggior rischio di mortalità sulla componente femminile, consentendo di individuare dati statisticamente significativi per il sottogruppo di popolazione che per più tempo – ad esempio 10 anni – è stato costretto dalle condizioni di vita e lavorative a stare in casa (casalinghe, disoccupati in genere, pensionati). In sintesi si è stabilito che chi più risiede in modo stanziale nelle vicinanze della raffineria più è esposto al rischio di mortalità per leucemie; per questo sottogruppo di popolazione quindi, non si parla più solo di un rischio certo da quantificare bensì di un dato anche statisticamente significativo. Per questo il dottor Micheli dell’Ist. Naz. Tumori e gli epidemiologi dell’ARPAM hanno ritenuto di poter concludere che “occorre ridurre l’entità dell’esposizione al rischio presente su questa area e garantire la sorveglianza ambientale e sanitaria nel tempo”. Alla luce di tutto ciò i cittadini riuniti in Assemblea Permanente NO CENTRALI API convocano il prossimo incontro per Giovedì 5 febbraio alle ore 21:30 presso il Centro Pergoli a Falconara Marittima.Occorre far si che le istituzioni e gli organismi sanitari regionali e provinciali facciano uno sforzo collettivo per capire che in questa area è successo qualcosa di grave e si attivino affinché si concretizzi un serio e tempestivo piano di riduzione delle emissioni inquinanti che oggi gravano su Falconara ed i comuni limitrofi.
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