Quella di ieri è stata una giornata memorabile per la città di Ancona. Una giornata molto lunga iniziata a metà pomeriggio con due blitz all'interno della zona rossa del porto.
Verso le ore 17.30 una quindicina di attivisti entrano a piedi oltre le recinzione nella zona rossa e si dirigono verso la nave Superfast. Si inizia con un volantinaggio alle autovetture e tir che si stanno imbarcando per spiegare che queste navi spesso vengono utilizzate dai migranti a Patrasso, in cui è presente un campo che accoglie migliaia di profughi in fuga dai teatri di guerra mediorientali e asiatici, che spesso trovano la morte cercando di sfuggire ai controlli e alla militarizzazione dei porti. Chi viene scoperto infatti viene rimbarcato e rispedito indietro, senza alcuna procedura di verifica sul diritto d'asilo.
Nel frattempo via mare si avvicinano due gommoni con circa una ventina di persone a bordo con striscioni e palloncini colorati, sono altri compagni, vengono intercettati dalle forze dell'ordine e fermati ma riescono ad aprire una trattattiva ed ottenere l'attracco in banchina di fianco alla Superfast e unirsi agli altri. Le operazioni di imbarco della nave sono quasi ultimate, si decide di salire nei portelloni bloccando la chiusura e ritardando la partenza di oltre 40 minuti, viene indetta una conferenza stampa.
Intanto a Piazza Roma iniziano i preparativi per il corteo che si snoderà verso le vie del centro per giungere al porto. La piazza si inizia a riempiere intorno alle 19:00, iniziano i primi interventi, si preannuncia un corteo molto colorato e festoso, il richiamo al mare è tangibile decine di balene, delfini, orche, pesci colorati e ciambelle allestiscono il camion e vengono distrubuite tra i manifestanti. I ragazzi dei blitz raggiungono la piazza dal porto in corteo e vengono accolti da un grande applauso.
E' tutto pronto il corteo parte alle ore 19.30 ci sono oltre mille persone.
L'effetto mediatico di intimidazione e di paura di possibili disordini innescato nei giorni precedenti non ha fatto presa sui negozianti, molti sono aperti e fuori dai negozi per vedere la manifestazione.
Le persone si accodano al corteo e all'ingresso del porto si arriva con oltre 1500 persone. Con determinazione viene chiesto che tutto il corteo entri nel porto, oltre le reti, perché oggi in Ancona è la giornata senza zone rosse e senza frontiere.
Attorno alle 20.30 il corteo entra nella zona rossa, è una grande emozioni soprattutto per gli anconetani che da diversi anni sono stati espropriati di un pezzo della loro terra, delle loro origini, dei propri ricordi e perchè no di intimi momenti. Uno splendido tramonto fa da cornice e rende tutto più surreale e affascinante.
Vengono rilasciati in mare fiori di loto con sopra delle candele accese che compongono la scritta no border in ricordo di tutte le persone che per cercare una vita migliore, per scappare da guerre e sopprusi sono morte.
Si susseguono diversi interventi tra cui quelli dei compagni venuti dall' Emiglia Romagna, dell'Umbria, e gli studenti marchigiani dell'Onda, che chiedono anche la libertà dei 21 arrestati lunedì nell'ambito del'operazione Rewind.
Alle 21:00 il corteo si ricompone e torna in piazza.
Com'è andata? bastava vedere gli sguardi e gli occhi felici delle persone per avere delle risposte e capire di cosa la gente ha bisogno. Non snaturiamo le nostre città e rivendichiamo con determinazione i nostri diritti.
Rassegna stampaVerso le ore 17.30 una quindicina di attivisti entrano a piedi oltre le recinzione nella zona rossa e si dirigono verso la nave Superfast. Si inizia con un volantinaggio alle autovetture e tir che si stanno imbarcando per spiegare che queste navi spesso vengono utilizzate dai migranti a Patrasso, in cui è presente un campo che accoglie migliaia di profughi in fuga dai teatri di guerra mediorientali e asiatici, che spesso trovano la morte cercando di sfuggire ai controlli e alla militarizzazione dei porti. Chi viene scoperto infatti viene rimbarcato e rispedito indietro, senza alcuna procedura di verifica sul diritto d'asilo.
Nel frattempo via mare si avvicinano due gommoni con circa una ventina di persone a bordo con striscioni e palloncini colorati, sono altri compagni, vengono intercettati dalle forze dell'ordine e fermati ma riescono ad aprire una trattattiva ed ottenere l'attracco in banchina di fianco alla Superfast e unirsi agli altri. Le operazioni di imbarco della nave sono quasi ultimate, si decide di salire nei portelloni bloccando la chiusura e ritardando la partenza di oltre 40 minuti, viene indetta una conferenza stampa.
Intanto a Piazza Roma iniziano i preparativi per il corteo che si snoderà verso le vie del centro per giungere al porto. La piazza si inizia a riempiere intorno alle 19:00, iniziano i primi interventi, si preannuncia un corteo molto colorato e festoso, il richiamo al mare è tangibile decine di balene, delfini, orche, pesci colorati e ciambelle allestiscono il camion e vengono distrubuite tra i manifestanti. I ragazzi dei blitz raggiungono la piazza dal porto in corteo e vengono accolti da un grande applauso.
E' tutto pronto il corteo parte alle ore 19.30 ci sono oltre mille persone.
L'effetto mediatico di intimidazione e di paura di possibili disordini innescato nei giorni precedenti non ha fatto presa sui negozianti, molti sono aperti e fuori dai negozi per vedere la manifestazione.
Le persone si accodano al corteo e all'ingresso del porto si arriva con oltre 1500 persone. Con determinazione viene chiesto che tutto il corteo entri nel porto, oltre le reti, perché oggi in Ancona è la giornata senza zone rosse e senza frontiere.
Attorno alle 20.30 il corteo entra nella zona rossa, è una grande emozioni soprattutto per gli anconetani che da diversi anni sono stati espropriati di un pezzo della loro terra, delle loro origini, dei propri ricordi e perchè no di intimi momenti. Uno splendido tramonto fa da cornice e rende tutto più surreale e affascinante.
Vengono rilasciati in mare fiori di loto con sopra delle candele accese che compongono la scritta no border in ricordo di tutte le persone che per cercare una vita migliore, per scappare da guerre e sopprusi sono morte.
Si susseguono diversi interventi tra cui quelli dei compagni venuti dall' Emiglia Romagna, dell'Umbria, e gli studenti marchigiani dell'Onda, che chiedono anche la libertà dei 21 arrestati lunedì nell'ambito del'operazione Rewind.
Alle 21:00 il corteo si ricompone e torna in piazza.
Com'è andata? bastava vedere gli sguardi e gli occhi felici delle persone per avere delle risposte e capire di cosa la gente ha bisogno. Non snaturiamo le nostre città e rivendichiamo con determinazione i nostri diritti.
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