Alla cittadinanza tutta;
agli studenti, ai precari,ai cittadini stranieri,alle singole soggettività di qualsiasi età, genere, provenienza culturale…
Ci sdegniamo quando questi simboli, i quali negano la vita e tutte le forme in cui può essere espressa, li ritroviamo nei luoghi in cui si celebra la vittoria di una Liberazione che per noi non è solo una vecchia pagina della storia del nostro passato, ma che ancora vive e si ri-attualizza nei confronti di un sistema in cui sempre più vengono negate le differenze e i diritti fondamentali di ogni persona.
Il nostro sdegno è il medesimo quando queste orribili revocazioni ci appaiano sui muri della nostra città, dentro alle nostre università o il giorno prima lungo il percorso di una manifestazione che al contrario, celebra
Come è ancora possibile oggi parlare in termini di razze ed etnie? Come è possibile oggi organizzare pestaggi ai danni di chi si reputa “diverso”, e soprattutto diverso da chi e da che cosa? Come possiamo oggi non percepirci tutti e tutte figli e figlie della stessa umanità?
Ribadiamo il nostro sentirci parte di una vera ed autentica comunità frutto di una decisione politica collettiva, moltitudinaria, che attivamente produce e difende il comune all’interno di un territorio in cui vecchi e nuovi fascismi non hanno assoluta cittadinanza.
Vogliamo dirigere le nostre azioni per la difesa dei beni comuni, per la conquista di spazi di libertà, per condividere esperienze, sperimentazioni, passioni, che anche senza conoscersi parlano lo stesso linguaggio.
….Siamo una moltitudine che non accetta il presente, sogna l’utopia, costruisce un futuro diverso…
Polisportiva Antirazzista Assata Shakur
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