Approvato dalle commissioni riunite passa ora all’esame del Parlamento l’ultimo tassello del pacchetto sicurezza presentato quest’estate dall’esecutivo.
Ecco cosa prevede:
Matrimoni e cittadinanza italiana
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi; Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione";
Ingresso e soggiorno irregolare
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente;
Iscrizione anagrafica
Sarà richiesta per l’iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, la certificazione dell’idoneità alloggiativa.
Moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio. Ecco uno dei provvedimenti che andranno ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani;
Esibizione del permesso di soggiorno
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggirono;
Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare
Non sarà più possibile richiedere il vosto di’ingresso se il nulla osta non verrà rilasciato dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.
Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche;
Rimesse di denaro
I cosiddetti servzi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta errogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso;
Trattenimento nei CIE
Prorogata fino a 18 mesi la detenzione nei centri di identificazione ed espulsione;
Permesso Ce di lungo periodo
L’estensione del diritto ad ottenere la carta di soggiorno ai familiari dei titolari della stessa potrà avvenire solo se questi sono soggiornanti già da 5 anni e solo dopo il superamento di un test di lingua italiana;
Reati ostativi all’ingresso
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive;
Una tassa di 200 euro
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno;
Esibizione dei documenti
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro;
Registro per senza fissa dimora
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, vienen istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard;
Cancellazione anagrafica
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno;
Permesso di soggiorno a punti
Si prevede che, contestualmente alla domanda di rilascio del permesso di soggiorno, in base all’art 5, il cittadino straniero sottoscrive un accordo di integrazione articolato per crediti e si impegna a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno nel rispetto di una serie di condizione che poi vengono indicate: è chiaro fin da subito quindi che, già a partire dal primo ingresso in Italia, lo straniero dovrebbe impegnarsi alla sottoscrizione di questo accordo di integrazione per poter ottenere dei crediti e quindi, se non dovesse sottoscrivere tale accordo, nonostante il nullaosta all’ingresso per motivi di lavoro, rilasciato a seguito delle procedure regolate dal decreto flussi, non riceverebbe il permesso di soggiorno.
Le condizioni che sono poste in sede di sottoscrizione di questo accordo di integrazione, prevedono l’attribuzione di 10 crediti al cittadino straniero in possesso dei seguenti requisiti:
livello adeguato di conoscenza della lingua italiana (certificato in rapporto agli standard minimi definiti nel quadro di riferimento europeo comune per le lingue del Consiglio d’Europa);
adesione alla carta dei valori della cittadinanza dell’integrazione di cui al decreto del Ministero degli Interni 23 aprile 2007;
conoscenza basilare delle regole fondamentali dell’ordinamento giuridico il cui rispetto costituisce un presupposto indispensabile per la convivenza pacifica.
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione.
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