ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

ASSEMBLEA TERRITORIALE ORGANIZZATIVA verso il blocco del porto di Ancona in solidarietà con la #GlobalSumudFlotilla


Dalla partecipatissima assemblea di giovedì sera a Genova è stato lanciato lo sciopero generale ed il blocco del Paese contro il genocidio a Gaza per il 22 settembre.
All’appello del Calp stanno rispondendo le città e i porti del Mar Mediterraneo e Adriatico. 
Nelle Marche rilanciamo per quella data il blocco del porto di Ancona. 

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#GlobalSumudFLotilla Blocchiamo il porto di Ancona


Un appello dei Centri Sociali delle Marche

Sono 

64231 i palestinesi uccisi, 161583 i feriti, stando ai soli dati accertati, da ottobre 2023
2356 sono stati assassinati mentre tentavano di procurarsi del cibo
370 i morti per fame
500000 persone stanno soffrendo della devastante carestia a Gaza
248 i giornalisti uccisi, almeno 1400 gli operatori sanitari
Più di 42000 sono gli sfollati a seguito delle demolizioni nella Cisgiordania occupata (*)

Il genocidio perpetrato dallo stato illegittimo di Israele prosegue in questi giorni con i bombardamenti a Gaza City e nel nord della Striscia, dove le forze della resistenza si oppongono con tenacia a qualsiasi tentativo di avanzata dell’esercito sionista occupante.

La Palestina resiste alla barbarie e la solidarietà globale verso il suo popolo cresce sempre di più, condannando all’isolamento internazionale l’entità sionista. Ora che cresce la solidarietà, vanno intensificate e moltiplicate le azioni dirette, di mobilitazione e di boicottaggio che colpiscano gli interessi economici e politici che sono complici del genocidio.

L’iniziativa della Global Sumud Flotilla è diventata un simbolo della solidarietà globale verso la causa palestinese. La reazione da parte israeliana che si attende all’approssimarsi delle imbarcazioni alle coste della Striscia di Gaza impone una risposta generalizzata e determinata.

All’indomani della reazione israeliana annunciamo fin da ora il blocco del porto di Ancona: diamo prova che anche in questa parte di mondo, quella occidentale, l’unica che ancora sostiene il genocidio, siamo pronti ad opporci alla barbarie che è già qui fra noi.

Centri Sociali Marche


(* – Informazioni aggiornate al 5 settembre 2025)

tratto da www.glomeda.org 


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𝗜𝗠𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗜 𝗖𝗥𝗘𝗠𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗔 𝗧𝗔𝗩𝗘𝗥𝗡𝗘𝗟𝗟𝗘: 𝗟’𝗘𝗡𝗡𝗘𝗦𝗜𝗠𝗔 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 𝗖𝗛𝗘 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗘 𝗔 𝗥𝗜𝗦𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗟𝗔 𝗦𝗔𝗟𝗨𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔𝗗𝗜𝗡𝗜

Il Consiglio comunale di Ancona, con la delibera n. 79 del 18/11/2024, ha approvato la realizzazione di un impianto di cremazione nell'ambito del cimitero comunale di Tavernelle che inquinerà l’aria fino a cinque km di distanza.

Studi scientifici pubblicati hanno certificato la pericolosità ambientale degli impianti di cremazione, che devono essere edificati al di fuori di contesti abitati. I cimiteri inglobati nei centri urbani non sono idonei alla collocazione di tali impianti.

I cittadini sono giustamente preoccupati per ciò che uscirà dal camino dell'impianto: metalli pesanti (tra cui il mercurio), diossine, composti organici clorurati (PCB), particolato e microparticolato, per i quali siamo già oltre i limiti indicati dall’OMS. E’ noto come nessun filtro sia in grado di eliminarli completamente e quanto siano un grave e comprovato rischio per la salute umana.

La scelta del comune di Ancona è particolarmente pericolosa perchè l'impianto sarà ubicato:
● in prossimità di quartieri densamente popolati,
● vicino all’Asse Nord-Sud, già fonte di inquinamento;
● a poca distanza da scuole (Liceo Galilei, IPC Calzecchi Onesti) e dall’Università Politecnica delle Marche – Polo Monte D’Ago,
● nei pressi di giardini, parchi giochi, oratori e luoghi di culto.

Tutto questo si inserisce in un territorio più ampio già dichiarato zona AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale) in cui, oltre agli insediamenti già presenti (raffineria API, centrale termoelettrica, aeroporto, etc..) si sta pensando di autorizzarne di nuovi (impianto Edison di trattamento rifiuti pericolosi a Jesi, centrale di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno a Falconara M.Ma, nuovo banchinamento del molo Clementino per l’attracco delle grandi navi al Porto di Ancona).

È inaccettabile come la politica e le grandi corporazioni si riempiano la bocca di fantomatici progetti "verdi", mascherando dietro la nobile causa della crisi climatica meri interessi economici. Queste strategie, imposte dall'alto e mai discusse con la popolazione, lasciano ai cittadini solo l'onere di subire le amare conseguenze di decisioni scellerate.

Ne parleremo con Simone Spina (Comitato Aria Nostra – Tavernelle) e altri rappresentanti delle lotte ambientali in corso nel nostro territorio.

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Nessun Cpr nelle Marche! Sabato 7 dicembre mobilitazione sotto il palazzo della Regione

Appuntamento sabato 7 dicembre, ore 10.30 Ingresso Palazzo Raffaello, Via Gentile da Fabriano 9, Ancona

Nessun Cpr nè nelle Marche, nè altrove. Contro ogni forma di detenzione amministrativa. Sono queste le parole d’ordine con cui è partita nel nostro territorio una campagna d’informazione e di mobilitazione contro la costruzione del Centro di permanenza per il rimpatrio a Falconara, in un ex caserma dell’Aereonautica, nei pressi del vecchio aeroporto militare. 

I luoghi, come sappiamo, sono importanti ed hanno una valenza, tanto simbolica quanto concreta, che ci permette, da subito, di comprendere la natura reale di quello che si andrà a costruire.

Un Cpr, cioè una prigione per persone, che pur non avendo commesso nessun reato, vengono private della libertà per mere irregolarità amministrative.

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Dalle Marche all’Albania. NO CPR né a Falconara né altrove - Appello Assemblea 10 novembre 2024 ore 11.00 a Jesi (An)

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Tecniche e strategie di messa fuori legge dei movimenti e del dissenso - Decreto Sicurezza Piantedosi-Nordio-Crosetto


Pubblichiamo la registrazione dell’intervento introduttivo di Paolo Cognini per l’assemblea ‘Uno Sei Sei Zero – Tecniche e strategie di messa fuori legge dei movimenti e del dissenso’ svoltasi ad Ancona giovedì 10 ottobre all’interno del programma di iniziative contro il G7 sulla salute, organizzato dalla Campagna Not On My Body. Continua...

‘Fuori il profitto dalla salute’ Manifestazione #NoG7salute #NotOnMyBody


CORTEO – VENERDÌ 11 OTTOBRE

Diritto alle cure e all’aborto negati
Tagli e privatizzazioni
Monopolio Big Pharma e dominio dei brevetti
Inquinamento
Disastro ambientale
Sfruttamento
Guerra
Genocidio

FUORI IL PROFITTO DALLA SALUTE
MANIFESTAZIONE
11.10.24 – Ore 17.00
Concentramento: Piazza Cavour, Ancona
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#NoG7salute #NotOnMyBody – Assemblea venerdì 11 ottobre ad Ancona

VENERDI’ 11 OTTOBRE

ASSEMBLEA INTERNAZIONALE

“Fuori il profitto dalla salute. Per una piattaforma globale di azione”

Ancona – Cinema Azzurro, Via Tagliamento 39

Ore 9:30 – Inizio assemblea

Ore 11:00 – Sessione internazionale “Public healthcare under commercialisation pressures: critical international perspectives” [“Sanità pubblica sotto le pressioni della commercializzazione: prospettive critiche internazionali”] Lo scopo della sessione è duplice: presentare, in modo documentato, l’evidenza disponibile sulle carenze dell’assistenza sanitaria e della sanità pubblica a livello globale e proporre alle organizzazione e ai cittadini che partecipano alle iniziative della Campagna “G7 Health: not on my Body” una proposta di Dichiarazione, in otto punti, per costruire e rilanciare a livello internazionale un movimento che promuova un’assistenza sanitaria e una sanità pubblica come diritto universale, equo e solidale per tutti e per tutte: “Healthcare and Public Health for All” (HPHA)



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Stop impianto Edison a Jesi – Manifestazione sotto il palazzo della Provincia - Nog7salute #notonmybody

𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝í 𝟏𝟎 𝐎𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟓, all’interno delle mobilitazioni contro il G7 salute che si terrà ad Ancona in quei giorni, appuntamento 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 (Strada di Passo Varano 19/A, Ancona) per ribadire la necessità di fermare il progetto di impianto di rifiuti speciali e pericolosi di Edison e per chiedere immediatamente un piano di risanamento dell’AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale).

Il nostro territorio è già ampiamente compromesso, stop Edison e risanamento subito!

𝑆𝑐𝑎 𝑇𝑁𝑇

𝐶𝑒𝑛𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒

𝐶𝑎𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎 “𝑁𝑜𝑡 𝑜𝑛 𝑚𝑦 𝑏𝑜𝑑𝑦” – 𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒

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Uno Sei Sei Zero – Tecniche e strategie di messa fuori legge dei movimenti e del dissenso - Campagna Not On My Body

 Giovedì 10 ottobre, ore 21.00

Teatrino Via Largo San Cosma, 10 Ancona

Assemblea sul “DDL sicurezza” N. 1660

Il “DDL Sicurezza” è il prodotto di strategie che si sono sviluppate negli anni con la corresponsabilità delle diverse compagini governative succedutesi nel tempo. E’ la dinamica del “cappio”, stretto al collo dei movimenti e del corpo sociale più precario un po’ alla volta: le strette finali, quelle che tolgono l’ossigeno rimasto, sono le strette che si sentono di più ma sono pur sempre parte di una catena ben più lunga.

Avere una visione complessiva non solo del “DDL Sicurezza”, ma anche dell’insieme dei fattori che lo hanno prodotto è prioritario per sviluppare un’analisi adeguata ai profondi cambiamenti che investono il piano del controllo sociale e quello della neutralizzazione delle forme di opposizione.

Il DDL 1660 è solo l’approdo delle politiche di un governo di destra? E’ l’espressione contingente di una compagine ministeriale reazionaria? Oppure si tratta di cambiamenti sistemici che investono il paradigma stesso dello Stato, la sua funzione all’interno di un processo globale che, all’interno dell’attuale fase capitalistica, impone di “ridisegnare” alla radice gli assetti societari e istituzionali?

Le risposte che diamo a questi interrogativi non sono indifferenti perchè è solo sulla base di tali risposte che possiamo individuare le strategie ed i percorsi efficaci per toglierci quel cappio dal collo.

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Falconara (An) – Fermiamo il disastro ambientale / Manifestazione alla Raffineria Api #NoG7 #notonmybod

Sabato 5 ottobre dalle ore 15.30 invitiamo tutte e tutti alla manifestazione che si terrà a Falconara Marittima davanti alla Raffineria API, ad un anno circa dal grande presidio in occasione della loro celebrazione dei 90 anni “una strada da percorrere insieme”, in cui in centinaia abbiamo interrotto la narrazione finta e capovolta che ci volevano imporre di un territorio pacificato e sottomesso agli interessi del business fossile e dal sistema di potere che lo sostiene.
In seguito ai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi che questa volta hanno colpito anche il Comune di Falconara (in particolare la comunità di Castelferretti), oltre a parte delle Marche e dell’Emilia Romagna, la solidarietà non basta, serve urgentemente andare oltre il consueto emergenzialismo, nella coscienza che il cambiamento climatico, unitariamente al selvaggio consumo di suolo, pregiudica la nostra sicurezza e alimenta un sistema sempre più distruttivo.
A pochi giorni dall’arrivo dei ministri dei "Grandi della Terra" in occasione del G7 Salute che si terrà ad Ancona dal 9 all’11 ottobre, saranno le persone, i movimenti, le associazioni, a prendere la parola e la scena. È tempo di dire a gran voce che la progressiva distruzione del nostro sistema sanitario corre in parallelo con la crisi climatica e il disastro ambientale in atto in questo territorio, e non solo.
 
 
“I procedimenti di riesame dei decreti di MISO (Messa in Sicurezza Operativa) dei suoli e delle acque di falda sono stati aperti dal Ministero al fine di effettuare tutti gli approfondimenti tecnici necessari, volti a verificare se il Modello Concettuale del Sito (MCS) posto a base degli interventi di MISO dei suoli e delle acque di falda è ad oggi ancora valido e quindi” a capire se “i Progetti di MISO approvati sono ancora idonei a consentire il contenimento della contaminazione rilevata nell’area di Raffineria o necessitano di varianti…” in quanto “sono presenti dei parametri nelle acque di falda che prima non erano stati riscontarti come l’azoto ammoniacale e sostanze perfluoroalchiliche (PFASs). L’importanza del MCS è capire i meccanismi di migrazione della contaminazione e l’origine della stessa. Alla luce di queste nuove contaminazioni, è necessario intervenire con una rivalutazione e aggiornamento del piano di monitoraggio;”
Ministero dell’Ambiente 20/12/2023
 

 
CORTEO – VENERDÌ 11 OTTOBRE
💊 Diritto alle cure e all’aborto negati
✂️ Tagli e privatizzazioni
💵 Monopolio Big Pharma e dominio dei brevetti
🏭 Inquinamento
☣️ Disastro ambientale
⛓️‍💥 Sfruttamento
🪖 Guerra
🛑 Genocidio
FUORI IL PROFITTO DALLA SALUTE
📢 MANIFESTAZIONE
11.10.24 – Ore 17.00
Concentramento Piazza Cavour, Ancona
 
 
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