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IMMIGRAZIONE: MALTA BLOCCA NAVE MILITARE ITALIANA

Notizia Ansa
PALERMO - Continuano ad arrivare a centinaia, creando anche piccoli incidenti diplomatici come quello che si è consumato oggi tra Italia e Malta, con una nave della Marina carica di migranti "respinta" dalle autorità della Valletta.
Un flusso ininterrotto che gli accordi di rimpatrio tra l'Italia ed alcuni Paesi nordafricani non hanno arrestato e che ha indotto il Viminale a dirottare centinaia di extracomunitari, giunti sulle Pelagie, verso Porto Empedocle.
E' successo anche oggi, con due "carrette" soccorse nel Canale di Sicilia sulle quali viaggiavano, complessivamente, oltre 300 immigrati. Una terza imbarcazione, con circa 210 persone, tra cui 15 donne e sette bambini, è stata, invece, intercettata in serata da un guardacoste della guardia di finanza di Messina a poca distanza da Isola delle correnti. I migranti, di nazionalità somala, eritrea, nigeriana ed egiziana, sono stati portati nel porto di Portopalo di Capo passero e poi trasferiti nelle strutture di prima accoglienza.
Così Lampedusa, anche per la ridotta capienza del Cie, devastato da un incendio a metà febbraio, è diventata ormai solo una breve sosta nel lungo viaggio verso l'Italia dei tanti disperati che prendono il mare. Domenica, a poche ore dall'approdo sulle Pelagie, in 257 sono stati fatti salire sul traghetto diretto sulle coste agrigentine per essere poi trasferiti nel Cie di Pian del Lago (Caltanissetta). Una decisione molto criticata - l'eurodeputato del Prc aveva parlato di imbarbarimento della politica italiana sull'immigrazione - destinata a diventare un precedente.
Un copione che si è ripetuto anche oggi. Dei 237 extracomunitari soccorsi in nottata mentre navigavano nel Canale di Sicilia, 79 sono stati subito trasferiti a Porto Empedocle. Questa volta non col traghetto di linea, ma con le motovedette della Finanza e della Guardia Costiera. Sul barcone, intercettato a 10 miglia a sud-est di Lampedusa c'erano anche 15 donne. E sempre a Porto Empedocle sono approdati in serata altri 76 immigrati, tra cui 13 donne, due delle quali in stato di gravidanza, soccorsi dalla nave Minerva della Marina a 40 miglia a sud delle Pelagie, in acque di competenza maltese. Il loro destino è rimasto sospeso per ore.
"Respinti" dalle autorità della Valletta, porto in cui i militari italiani avevano chiesto di poterli sbarcare invocando il diritto della navigazione, hanno atteso sulla nave di conoscere la loro destinaziona finale. Il no dei maltesi, giunto nonostante la legge indichi come punto di approdo, in caso di operazioni di salvataggio, il porto vicino più sicuro, ha costretto i soccorritori a fare dietro front verso l'Italia. E la nuova ondata di sbarchi torna ad accendere il dibattito politico. "Dopo l'arrivo in Sicilia di 500 clandestini nelle ultime 48 ore torniamo a chiedere ancora una volta al ministro Maroni di riferire al Senato sulla reale efficacia delle politiche del governo in tema di immigrazione", commenta in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Giampiero D'Alia.

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