ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

Arrivano la Ocean Viking e la Geo Barents al porto di Ancona

Ancona è in fermento per l'arrivo della Ocean Viking e la Geo Barents con a bordo migranti il cui arrivo è previsto per la prima, nella serata di oggi e la seconda nella giornata di mercoledì. Vogliono farlo passare come un evento straordinario per legittimare un operato governativo razzista, ormai insito da anni, che specula sulla vita di essere umani e criminalizza chi salva vite in mare. 

Immagine disegnata dal fumettista Nicola Gobbi 

 

Da anni assieme a singoli, associazioni e attivisti ci ritroviamo per dare supporto a tutti/e che , per leggi assurde e un sistema di accoglienza inadeguato, sono costretti a vivere in strada per mesi. Ancona, una partecipatissima assemblea in sostegno alle ONG che da anni si occupano di salvare vite in mare. L’intervento di una ragazza in contatto con i volontari di SOS Mediterranee e MSF ci porta immediatamente su quelle navi che da giorni stanno attraversando un mare in tempesta: “A bordo stanno tutti male”. Scatta immediatamente un’empatia verso quelle persone che hanno rischiato la vita per cercare un futuro migliore, e che i media mainstream dipingono come freddi numeri di una rotta migratoria che conduce all’Europa delle possibilità negate. Potevano farli scendere a terra quattro giorni fa, ed invece l’ennesimo governo di propaganda preferisce infierire su naufraghi e profughi ignorando qualsiasi logica umanitaria o di diritto internazionale. Tutto questo in un’ottica miope di criminalizzazione a prescindere, dove chi mette a rischio la propria vita alla ricerca di un futuro migliore compie un illecito e chi cerca di soccorrerli è colpevole senza possibilità di difesa. A tal punto è arrivata la retorica razzista di questo paese. Forse vale la pena ricordare che non c’è un modo legale per entrare in Europa. O meglio non c’è per tutti. L’unica strada è quella di rischiare la vita attraverso rotte in cui ogni giorno perdono la vita uomini, donne e bambini. Vale la pena anche ricordare che dovrebbero essere gli Stati europei a creare strumenti efficaci e dignitosi di soccorso e accoglienza. Invece questo vuoto di giustizia sociale e solidarietà è colmato solamente da ONG e volontari, che con le poche risorse disponibili cercano ogni giorno di salvare vite umane nel nostro Mediterraneo. La decisione di far navigare inutilmente per quattro giorni una nave con persone che stanno male a bordo non è altro che la volontà di infierire gratuitamente su chi non si può difendere, è una pena comminata per quello che si è, non per un reato commesso. La banalità del male, il razzismo fatto sistema. Ma questo sistema può andare in frantumi. A questo governo riportiamo un frammento di una recente sentenza della Cassazione, la quale in ogni sentenza ha sempre dato ragione a chi soccorre vite. ”L'obbligo di prestare soccorso dettato dalla convenzione internazionale SAR di Amburgo, non si esaurisce nell'atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l'obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”. Diversamente dalla retorica di sistema, l’assemblea di ieri ad Ancona ha mostrato una cittadinanza attiva e consapevole, innalzata sui principi universali di solidarietà e mutualismo. Per questo abbiamo deciso di trovarci tra oggi e giovedì portando un abbraccio sincero a chi approderà al porto. Restituendo quell’umanità che qualcuno vorrebbe confiscare a colpi di decreto.

Nessun commento: