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La corte dei Conti bacchetta la quadrilatero

La Corte dei conti bacchetta la società Quadrilatero - quella che ha iniziato a costruire le strade tra le Marche e l’Umbria nelle province di Ancona e Macerata - sollevando numerosi aspetti critici.
La Corte dei Conti
con deliberazione del 3 aprile 2009 critica il Progetto Quadrilatero l’indagine di controllo che riguarda lo “stato di finanziamento e realizzazione delle infrastrutture strategiche ammesse a finanziamento statale”, per le infrastrutture previste dalla “Legge Obiettivo” (legge 21 dicembre 2001 n. 443, e decreti legislativi n.190, 20 agosto 2002, e n.189,17 agosto 2005, di attuazione della legge medesima).

La critica più pesante va alla capacità di spesa, appena il 1,37% dei fondi stanziati
; pesante perchè mette in discussione la ragione stessa della costituzione della società. Il programma non è coerente coi tempi di realizzazione; il modello del soggetto attuatore unico - esaltato a suo tempo come strumento per accelerare i tempi - “non ha mostrato finora un incremento di funzionalità dal punto di vista dei tempi”.
Anche la tempistica della progettazione viene criticata, perchè “il metodo organizzativo prevede una pluralità di soggetti autonomi e spesso portatori di interessi contrapposti”.
Il famoso meccanismo della “cattura di valore”, inventato ed esaltato dall’allora viceministro Baldassarri, per cui gli enti locali dovrebbero partecipare al finanziamento con le future entrate fiscali derivanti dall’incremento di valore delle aree interessate dal progetto, è “impossibile da valutare”: in altri termini non si sa se funzionerà, perchè troppe variabili sono coinvolte, che non è possibile prevedere.

Nel dettaglio i punti che la Corte dei Conti solleva nella sua relazione:

  • la circostanza che un progetto strategico di rilevanza nazionale riguardi, sia pure in parte, strade nel frattempo divenute non statali;
  • la impossibilità di esprimere una valutazione sul modello “cattura di valore” e “Piano di Area Vasta”;
  • un certo grado di lentezza nella realizzazione fisica del programma;
  • una tempistica di programmazione non più coerente con i tempi di realizzazione dell’intervento; Quadrilatero al riguardo ha anticipato nel corso dell’adunanza di voler procedere all’aggiornamento del cronoprogramma;
  • l’utilizzo della figura del “soggetto attuatore unico”, intesa come Società pubblica di progetto ai sensi dell’art. 173 del d.lgs. 163/2006, che non ha mostrato sinora un significativo incremento della funzionalità in termini di tempo;
  • una scarsa capacità di spesa, evidenziata dallo stato di avanzamento dei lavori al 31 ottobre 2008, pari complessivamente all’1,37% degli importi aggiudicati (22,25 Ml. euro rispetto a 1.620,97 Ml. euro).”

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