ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

INCONTRO TRA I LAVORATORI CATERPILLAR E GKN


JESI - Sabato 5 Febbraio - Ore 15.30 al presidio #Caterpillar - Via Roncaglia 69
I LAVORATORI DELLA CATERPILLAR INCONTRANO
IL COLLETTIVO DI FABBRICA - LAVORATORI GKN - FIRENZE
Condivisione di pratiche di lotta per la difesa dell’occupazione contro le delocalizzazioni
#senzatregua
#insorgiamoA Campi Bisenzio, vicino Firenze, la GKN (stabilimento ex Fiat) decide di chiudere nonostante risulti "in salute" e in costante aumento di produzione.
Il 9 luglio scorso i 422 dipendenti (500 con gli appalti) vengono di fatto licenziati con una e-mail.
Una storia che sembra ripetersi con lo stesso copione a Jesi dove la proprietà della Caterpillar il 10 Dicembre 2021 annuncia all’improvviso la chiusura e il licenziamento di 270 lavoratori. Anche questa fabbrica (ex Sima-gruppo FIAT), è stata motore produttivo ed economico del territorio da sempre, con alti profitti e manodopera altamente qualificata.
Ma la storia che si ripete non è una causalità, è una strategia ben precisa.
Il processo di delocalizzazione che sta interessando tanti siti produttivi in tutta Italia è parte di quella trasformazione e ristrutturazione del sistema capitalistico che cerca di risolvere la propria crisi e di massimizzare i profitti mettendo a regime la mobilità della produzione: territori, comunità, lavoratori, diritti sempre più usa e getta, in ogni momento sacrificabili agli interessi della finanza e dei consigli di amministrazione.
Ciò che accomuna le due fabbriche, però, non sono solo le strategie criminali della proprietà: dall'altra parte della barricata c'è anche la volontà di reagire, di non accettare l’essere considerati semplici numeri da sottrarre. Ci sono la reazione istantanea al licenziamento, la ferma risoluzione a non lasciare la fabbrica organizzandosi in presidio permanente. E poi la sperimentazione di una nuova e altra quotidianità nel farsi comunità nella lotta, l'attitudine all'iniziativa che dà corpo alla mobilitazione continua, il sentirsi parte di “una famiglia allargata” cercando di unirsi ad altre realtà colpite dalle stesse dinamiche dei licenziamenti collettivi, il coinvolgimento del tessuto sociale del territorio, la tensione a convergere con altri movimenti.
E poi gli hashtag: #SenzaTregua quello dei lavoratori Caterpillar e #Insorgiamo quello dei lavoratori GKN. Due motti partigiani che danno l’indicazione della resistenza, di non voler accettare il piano della resa e della rassegnazione, di lanciare un grido capace di esprimere una ritrovata potenza collettiva, da Campi Bisenzio così come da Jesi, fino ad ogni altro angolo del paese.
'Con le nostre teste, non sulle nostre teste'.

1 commento:

Unknown ha detto...

#26Marzo una convergenza che fa paura.
Ieri a #Jesi una grande assemblea ha restituito il potenziale che la convergenza delle lotte potrebbe determinare nel paese in questo periodo storico complicato.
All'assemblea di ieri al presidio in via Roncaglia, coorganizzata dal centro sociale #TNT di Jesi, oltre al protagonismo degli operax Caterpillar-senzatregua e Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, sono stati importanti i contributi di precarx, studentx e movimenti per il clima, non solo come semplice testimonianza di solidarietà ma per la volontà comune di attivarsi insieme contro lo sfruttamento economico, sociale e ambientale.
Più volte nel corso dell'assemblea è emersa la volontà di unirsi nella manifestazione del 26 marzo a Firenze che non sarà semplice sommatoria delle diverse istanze ma appunto vera convergenza:
“Non scriveremo “scuola” perché si tengano liberi studenti, genitori, insegnanti e personale ATA. Non scriveremo “sanità” perché si tengano liberi infermieri e barellieri. Non scriveremo “ambiente” perché si tengano liberi i compagni e le compagne che si battono per la giustizia climatica. Non scriveremo “diritti civili” o “transfemminismo” perché si tengano libere tutte coloro che già scenderanno in strada l'8 marzo. Non scriveremo “repressione” o “lotta alla sorveglianza speciale” perché in piazza si manifesti la solidarietà. Non scriveremo “antifascismo” perché gli antifascisti si mobilitino.
Non lo scriveremo perché lo scriverete voi.”
Queste righe provengono dall'appello alla mobilitazione lanciato dai lavoratori #GKN, al quale aderiamo con entusiasmo. La consideriamo un'occasione importantissima ed intendiamo scrivere la nostra parte come abbiamo già iniziato a fare da tempo, nelle lotte alla precarietà, alle ingiustizie sociali, ai cambiamenti climatici e alle discriminazioni.
Spazio Comune Tnt Jesi
#Senzatregua
#Insorgiamo