Negli anni a venire, l’Europa rischia di trovarsi di fronte ad una vera e propria penuria di manodopera qualificata. Per rendere più dinamica la crescita in un’Unione sempre più vecchia, occorre far diventare l’Europa una destinazione interessante per i lavoratori altamente qualificati, che troppo spesso le preferiscono mete quali Stati Uniti, Canada o Australia. La Commissione propone pertanto di creare una carta blu europea, ossia un permesso di lavoro e soggiorno comportante una serie di diritti socioeconomici, soprattutto in materia di ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conserverebbero comunque la libertà di stabilire il numero dei lavoratori immigrati che intendono accogliere sul proprio territorio.
Per evitare una fuga di cervelli nei paesi in via di sviluppo, che arrecherebbe grave pregiudizio ai paesi colpiti, la Commissione propone di istituire norme volte a limitare, o addirittura impedire, l’assunzione di lavoratori provenienti da questi paesi.
A favore di tutti i potenziali lavoratori, oggi confrontati con ben 27 procedure differenti, la Commissione prevede la creazione di uno sportello unico per semplificare e snellire le domande di ammissione.
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