L’Assemblea Permanente ha ribadito che per le nuove centrali API non c’è posto a Falconara, né nel resto dell’AERCA (area elevato rischio di crisi ambientale)!
Bastano ed inquinano abbastanza la raffineria di petrolio e la centrale elettrica IGCC che brucia i suoi rifiuti tossico-nocivi!. Siamo stanchi di leucemie e tumori del sistema linfatico che aumentano e delle malattie dell’apparato respiratorio che non calano a Falconara rispetto al resto della provincia di Ancona.
I falconaresi,come gli abitanti dei comuni vicini, vivono in una area che deve essere soltanto risanata e non caricata da altri impianti inquinanti; d’ora in avanti potranno accettare esclusivamente impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (vento e sole).
Per questo l’Assemblea Permanente ha deciso di avviare una massiccia campagna di informazione in città, nei quartieri, nelle scuole, nei mercati e nelle altre cittadine della Bassa Valle dell’Esino, a partire dal prossimo lunedì.
L’Assemblea Permanente ha definito inoltre una serie di azioni dimostrative per far sì che la Regione Marche neghi l’intesa Stato-Regione sulle centrali API, come già ha fatto per la centrale elettrica di San Severino, entrambe non previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale(PEAR).
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